Molestie telefoniche alla rivale con chiamate mute anche di notte

 
AGORDO.
Molestie telefoniche, ingiurie e minacce. Sono le accuse che la procura della Repubblica di Belluno rivolge a M.C.C., 47 anni di Agordo (difesa dall'avvocato Maurizio Paniz). La vicenda è emersa nel corso dell'udienza di ieri mattina, nell'aula al primo piano del palazzo di giustizia di Belluno, davanti al giudice Antonella Coniglio. Secondo l'accusa, l'imputata, tra il settembre del 2006 ed il 28 dicembre 2007, avrebbe molestato un 'altra donna, D.C., con chiamate mute al telefono fisso e al cellulare, a tutte le ore. Non solo, a volte anche partivano offese e minacce del tipo "ti do due schiaffi quando ti vedo". La difesa ha manifestato l'intenzione di oblare ed estinguere il reato di molestie. Per gli altri due reati arriverà il proscioglimento per remissione della querela.

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