Molti amici sotto casa sua uniti in abbracci e lacrime

Quando hanno saputo del decesso del ragazzo in tanti si sono spontaneamente radunati sotto l’abitazione di via Fratelli Rosselli

BELLUNO

Il sole si riflette sulle lacrime. Quando su Whatsapp e Facebook è passato di cellulare in cellulare il messaggio della morte di Patrick Bogo, tanti suoi amici si sono radunati spontaneamente sotto la casa della famiglia. Ragazzi e ragazze della sua età sono arrivati al numero 8 di via Fratelli Rosselli, per condividere stavolta un dolore lacerante e non il progetto di una serata spensierata tra amici. La giornata di scuola era finita da poco e qualcuno non dev’essere proprio passato per la propria abitazione, preferendo fare gruppo. Compagnia. Stare insieme ad abbracciarsi e piangere. Tanto.

Ci sono adolescenti, lungo la traversa della via principale. Qualcuno preferisce non avvicinarsi troppo, quasi non volesse disturbare e preferisce fermarsi nello spiazzo della vicina stazione di servizio Eni. Non manca nemmeno qualche adulto, perché a quell’età non tutti possono ancora aver preso la patente e magari hanno bisogno di un passaggio. Piangono anche i più grandi, perché Patrick era amico di tutti, in una giornata in cui il sole accarezzava dolcemente la pelle ed è diventata improvvisamente di un gelido insopportabile. Un freddo ché sembra pieno inverno. Nessuno parla.

Per tutto il pomeriggio, sono continuate le visite. Qualcuno non ce l’ha fatta a venire di persona e ha affidato il suo cordoglio al social preferito. Molti i cuori disegnati sul profilo, accanto alle condoglianze alla famiglia. Attesa per la data dei funerali, che non è ancora stata comunicata, ma quel giorno ci saranno tutti. —

G.S.

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