Mondiali, addio elettrificazione ferroviaria

Per il 2020 dovrebbe essere sistemata solo la tratta tra Conegliano e Vittorio Veneto
Allegranzi Conegliano stazione treni Luca Zaia inaugura nuovo treno
Allegranzi Conegliano stazione treni Luca Zaia inaugura nuovo treno

BELLUNO. «Ma come, per i Mondiali di Cortina “elettrificazione non arriverà nemmeno a Belluno», chiede, esterefatto, Enrico Caberlotto, del Gruppo Treni Belluno. «Non era stato assicurato, come avevano scritto anche in giornali - insiste - che per quella data si sarebbe completato l’anello?».

Riccardo Nencini, vice ministro, prova a rileggere la nota che le Ferrovie dello Stato gli hanno passato ed è scritto proprio così. Che la «possibile attivazione» del servizio è da prevedersi, per la tratta Conegliano-Vittorio Veneto, poco più di 10 chilometri, e solo due gallerie da ampliare, entro il 2020.

Siamo nella sala dell’Ascom di Vittorio Veneto e qualcuno prova a fare dei conti. «Di questo passo si arriverà a Calalzo fra 25 anni». È imbarazzato anche l’onorevole Roger De Menech che da componente della Fondazione Cortina 2021 aveva immaginato tutta un’altra road map. Cioè non solo il completamento dell’anello da Conegliano a Belluno e, giù, fino a Feltre, Montebelluna e Castelfranco, entro la data dei Mondiali, ma anche l’inizio dei lavori verso Longarone, se non verso Calalzo.

Un ottimismo che De Menech, peraltro, aveva catturato dallo stesso presidente della Regione, Luca Zaia, De Menech non si dà per vinto, fa sapere di aver sollecitato Gentile di Rfi, incontrato l’altra sera a Roma, di accelerare. Sostiene ancora che bisogna farcela con l’anello elettrificato entro quattro anni, «per dare un segnale forte alla montagna». In serata, una nota a sua firma, certifica quanto il parlamentare vuol essere tenace. «Le risorse saranno disponibili dai primi mesi dell’anno prossimo e l’attivazione potrebbe avvenire entro il 2020». E poi aggiunge: «È ormai sicuro l’inserimento nel piano Rfi 2017 dell’elettrificazione anche delle tratte rimanenti, da Montebelluna a Calalzo via Belluno e da Ponte nelle Alpi a Vittorio Veneto. Stiamo lavorando per reperire le risorse economiche necessarie».

Tutto vero. E, d’altra parte, lo aveva anticipato anche Elisa De Berti, assessore ai trasporti della Regione. Ma gli appunti delle Ferrovie portati da Nencini a Vittorio Veneto, se confermano i 30 milioni finanziati con fondi statali, precisano che «l’operatività delle risorse» per la tratta Conegliano-Vittorio Veneto decorrerà solo dai primi mesi del 2017 e soltanto successivamente si potrà aprire il cantiere.

Se può essere motivo di consolazione, alla domanda se con l’elettrificazione potrà scattare anche la metropolitana di superficie, De Menech e Nencini hanno risposto di sì. Ma dipenderà dalla disponibilità della Regione. Disponibilità che assolutamente c’è, come ha assicurato nei giorni scorsi l'assessore De Berti. E a quel punto i treni da e per Venezia non avranno bisogno di rotture di carico, come oggi avviene. (fdm)

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