Mondiali parapendio, Francia pigliattutto, bronzo per l’Italia
FELTRE. “Au revoir”. Il Mondiale di parapendio sul Monte Avena saluta in francese. Mancheranno, da oggi, i colori delle vele in cielo per il “Fai paragliding world championship Monte Avena 2017” , che incorona la Francia in tutte e tre le categorie: di squadra, maschile e femminile. Ieri è calato il sipario sui quindicesimi campionati del mondo di parapendio, che il Feltrino ha vissuto con lo sguardo in alto per due settimane, fino all’ultima prova di ieri, con il taglio della linea di fine gara sopra il Boscherai.
Sul podio c’è un po’di azzurro grazie a Silvia Buzzi Ferraris, che nel volo conclusivo rimonta una posizione nella classifica generale femminile e conquista la medaglia di bronzo, scalzando la svizzera Emanuelle Zufferey. Si conferma regina dei cieli la francese Seiko Fukuoka Naville, che bissa il successo del 2015. Argento per l’australiana Kari Ellis, rivelazione del Mondiale. Sorpresa al maschile, dove il campione in carica Honorin Hamard, in testa prima dell’ultima prova, scivola al terzo posto, a pari merito con lo sloveno Jurij Vidic. Il titolo resta in Francia, ma se lo aggiudica Pierre Remy. Secondo l’inglese Guy Anderson. Il migliore degli italiani è Joachim Oberhauser, decimo.
Delusione nella classifica di squadra per l’Italia, che chiude lontana dal podio, sesta. Oro alla Francia, argento Slovenia e bronzo alla Svizzera. Ripiegate le vele, la cerimonia di chiusura comincia in piazza a Pedavena – gremita di persone – dove arrivano i 150 piloti delle 48 nazionali partecipanti, accolti dalla Banda di Lentiai e dall’abbraccio della gente per poi partire in sfilata, accompagnati da due ali di folla lungo il viale fino al parco della Birreria per la proclamazione ufficiale dei nuovi campioni del mondo. È un Mondiale che non ha fatto mancare niente e non sarà dimenticato facilmente da piloti e pubblico.
Entusiasta del riscontro sia da parte dei piloti che del pubblico il presidente del comitato organizzatore Monte Avena 2017 Matteo Di Brina: «I numeri sono incredibili, con una stima di circa 30 mila presenze nell’arco delle due settimane al Boscherai. Il territorio si è unito attorno al Mondiale», sottolinea. «Abbiamo avuto dieci manches valide su undici, un risultato molto buono perché non sempre la meteo aiuta. È andata nel migliore dei modi, ci viene la pelle d’oca a pensare a questi giorni e adesso ci aspettiamo un ritorno da parte degli appassionati».
Sul podio suona tre volte la Marsigliese, a salutare quindici giorni densi di emozione, danza ed eleganza aerea, agonismo e voglia di osare. È lo spettacolo dei cieli, che si chiude con i fuochi d’artificio. La voglia di volare invece, quella rimane.
Raffaele Scottini
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