Mongillo va in pensione preoccupazione a Vignole

I pazienti dovranno rivolgersi ad un altro medico di base, lontano dal paese Comel: «L’Usl nomini un sostituto provvisorio, per evitare disagi agli anziani»
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Il dottor Mongillo sta per andare in pensione e a Vignole c'è parecchia preoccupazione. I residenti nella frazione al confine fra Belluno e Sedico perderanno il loro medico di fiducia, e considerando che gli altri dottori che operano a Vignole non possono acquisire ulteriori pazienti, il rischio è di doversi affidare ad un ambulatorio decentrato. Un disagio per gli anziani, ma anche per chi si muove con i mezzi pubblici.

«Chiediamo all'Usl di nominare un sostituto del dottor Mongillo in via provvisoria, nell'attesa che vengano autorizzate dalla Regione le zone carenti», spiega il consigliere comunale Guido Comel, che risiede a Vignole e ha raccolto le preoccupazione che sta crescendo in paese.

Qui c'è una sede decentrata dello studio BellunoUno, una realtà di medicina di gruppo nata una decina di anni fa e operante in via Caffi. Nello studio ci sono al momento quattro medici di base: Giorgio Mongillo, Alberto Simiele, Maria Luciana Zollino e Maria Carla Zovi. Lo studio a Belluno è aperto dal lunedì al venerdì per circa sette ore e mezzo, con reperibilità il sabato. È dotato di una segreteria e ciascun paziente, pur mantenendo il rapporto con il proprio medico, può rivolgersi agli altri in caso di urgenza o di assenza del proprio dottore. Questi servizi rischiano di essere messi in difficoltà a breve.

Giorgio Mongillo fra qualche giorno andrà in pensione e i suoi 1600 pazienti (limite che devono rispettare i medici di base) dovranno trovare un altro medico.

Mongillo presta servizio anche a Vignole, insieme a Zollino e Zovi, dunque anche i residenti nella frazione dovranno cercare un altro medico di base. Zollino e Zovi sono al completo. «I medici liberi più vicini si trovano a Limana e Ponte nelle Alpi, è un disagio notevole per gli anziani e chi non ha la macchina», puntualizzano Comel e una paziente. «Per questo chiediamo all'Usl di nominare un sostituto in via provvisoria fino a ottobre, quando dovrebbe arrivare il medico definitivo. Altrimenti a Vignole verrebbe a mancare un servizio molto importante». E non solo lì. L'ambulatorio in cui ricevono Mongillo, la Zovi e la Zollino è utilizzato anche da persone che vivono a Sois, Bes, Antole, ai Casoni, a Orzes. Tutti si troverebbero in difficoltà senza un medico “libero” che sostituisca Mongillo. L’appello è dunque indirizzato all’Usl, affinché trovi al più presto un rimedio.

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