Monica e Cinzia, “sì” contro i pregiudizi

L’unione civile tra la pilota Burigo e la compagna in dolce attesa è stata celebrata assieme dai sindaci di Mel e Trichiana
Matrimonio di Monica Burigo
Matrimonio di Monica Burigo

MEL. L’amore non è rosa, e nemmeno azzurro. L’amore che lega Monica Burigo e Cinzia Dell’Olivo è bianco, rosso e color arcobaleno. Come i palloncini che sono volati nel cielo di piazza Papa Luciani dopo la celebrazione dell’unione civile di ieri mattina, la prima della Sinistra Piave.

Sotto un sole quasi estivo, all’ombra delle impalcature che avvolgono il palazzo della Magnifica comunità, decorate ad arte per l’occasione, non si sono riuniti soltanto gli invitati al matrimonio. Si è raccolto anche un pezzo di comunità, quella che conosce le due spose e che per stima, certo anche per curiosità, ha fatto capolino in piazza poco dopo le 11 per assistere al primo rito civile zumellese.

Entrambe bellissime, Cinzia vestita interamente di bianco con il pancione appena accennato sotto la gonna bombata, Monica di bianco e rosso, hanno fatto commuovere fin dal loro arrivo davanti al municipio, stringendosi in un abbraccio che ha raccolto e mostrato tutta l’intensità di una lotta finalmente vinta, l’affermazione del diritto di amarsi, senza distinzione.

Ad aspettare le due donne nella sala municipale non c’era solo il primo cittadino Stefano Cesa, ma anche la sindaca di Trichiana Fiorenza Da Canal. Una doppia rappresentanza istituzionale che non ha fatto altro che rinforzare il significato non solo privato, ma anche collettivo e profondo della toccante cerimonia di ieri.

«Dobbiamo dirvi grazie, perché con la vostra unione abbiamo fatto un passo ulteriore verso il riconoscimento di un diritto fondamentale», ha affermato il sindaco Cesa nel suo ampio discorso introduttivo, un manifesto in difesa dell’amore senza distinzione di sesso, «un diritto riconosciuto in tempi recenti anche dalla politica nazionale ma che continua a essere un tabù e a subire forzature ideologiche e discriminazioni. Noi sappiamo che la libertà di amare dovrebbe essere la base di una società civile. Perché l’amore è il legame più forte che c’è nella vita e deve essere il fondamento della libera espressione di se stessi, senza distinzioni né costrizioni. Solo partendo da qui si permette l’affermazione di ogni altro diritto della persona. È un piacere e un onore celebrare questa unione, perché siete due persone che nel loro quotidiano hanno agito per rendere questo mondo un posto migliore».

Prima della lettura della legge 76 del 2016, la legge Cirinnà, la sindaca di Trichiana ha regalato ai presenti una bella panoramica delle due spose, l’una «più appassionata di sport che di scuola», tanto da essere poi diventata una campionessa conosciuta e riconosciuta di automobilismo, l’altra «più timida e introversa, amante della natura e di animali, come anche della libertà». Galeotto fu il corso di ballo dove le due si conobbero, «grazie a Giandomenico», senza lasciarsi più.

Uno dei momenti più toccanti è stato lo scambio delle fedi, portate alle spose dalla nonna di Cinzia. Una presenza delicata che non è passata inosservata all’occhio della sindaca, che le ha dedicato una riflessione: «Questa signora dai capelli bianchi ci ha appena dimostrato che nessuno è diverso. Tutti dovremmo cambiare e avere la giusta opinione delle altre persone e delle loro libere scelte di vita».

Il culmine si è toccato con i discorsi delle due spose. «Non avevo la minima idea di chi tu fossi», ha esordito Cinzia, «tu ti sei innamorata subito, io volevo conservare la mia libertà e la mia spensieratezza, ma mi hai protetta sempre, nonostante la differenza di età. Abbiamo affrontato molte difficoltà e raggiunto altrettanti traguardi insieme, rispettandoci sempre, con grinta e serenità. Auguro tanto amore a noi e al nostro bambino», che nascerà a fine maggio. Monica ha trattenuto il pianto pensando «a mio papà che non è più con noi, anche se so che è seduto qui vicino a me. Cinzia, resta sincera e leale. Solo poche persone sono uniche per sempre, e tu sei una di queste. Con la tua pacatezza, fermezza e introversione sei l’ago della mia bilancia».

Per lei, e per il terzo amore che sta per venire al mondo, la pilota ha deciso di spegnere la passione per i motori e di dedicarsi interamente alla nuova famiglia. Non prima di dedicare ai loro invitati un ultimo show nel parcheggio della Wanbao-Acc.


 

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