Monossido: salvati mamma e bambino a Mel

Intervento provvidenziale dei carabinieri e dei vigili del fuoco in un’abitazione lungo via Tempietto: erano le 1.30 

MEL. Mamma e bimbo di 18 mesi lievemente intossicati dal monossido di carbonio: se non fosse stato per il puntiglio dei carabinieri in servizio notturno, si sarebbe scritta una tragedia.

Era l’1.30 della notte fra giovedì e venerdì, quando i due militari della stazione di Mel stavano effettuando il loro servizio di pattuglia. Prevenzione ladri, per lo più, normali perlustrazioni, invece hanno salvato due vite. Transitando in via Tempietto hanno sentito uno strano odore (sembrava gas misto a fumo) provenire dalle vicinanze.

Un odore molto forte che li ha indotti a chiamare i vigili del fuoco, che annoteranno sull’uscita proprio l’intervento per fuga di gas. La squadra dei vigili del comando di Belluno a Mel è arrivata con le strumentazioni di rilevamento gas e similari e hanno ben presto localizzato la situazione anomala: da un camino di via Tempietto usciva un fumo nero, denso, come se qualcosa bruciasse male.

Al civico 80 di via Tempietto abitano una signora anziana al piano terra e, al piano superiore, l’inquilina, una donna di 48 anni con un bimbo di un anno e mezzo circa. La struttura ospita anche altri appartamenti e, non immaginando ancora dove poter localizzare la fonte del fumo, vigili del fuoco e carabinieri hanno letteralmente suonato tutti i campanelli dello stabile. Fino a giungere all’appartamento dell’anziana: la strumentazione segnalava valori preoccupanti provenire dal piano superiore. I vigili hanno controllato il piano terra, dove era installata una stufa a legna quasi spenta, ma il cui camino era interessato da un incendio della canna fumaria. Al primo piano, poi, lo strumento rilevatore di gas ha segnalato la presenza di monossido di carbonio, probabilmente filtrato da un rosone d’ispezione.

Il fumo aveva invaso l’appartamento dove dormivano mamma e bimbo che erano stati intossicati in maniera profonda, secondo la ricostruzione dei carabinieri. Entrambi sono stati svegliati dai carabinieri che li hanno trovati già in parte intossicati dal monossido di carbonio: presentavano problemi di salute per le esalazioni respirate fino a quel momento. Ancora un’ora o poco più e la situazione per loro si sarebbe fatta davvero tragica.

I due sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale di Feltre e sono stati ricoverati in ospedale per l’intossicazione da monossido. I valori non erano tali, per fortuna, da doverli trattare in camera iperbarica. In ospedale sono stati trattati con l’ossigenoterapia ed entrambi sono stati dimessi nella tarda mattinata di ieri.

Anche i due carabinieri intervenuti sono stati sottoposti ad accertamenti sanitari per l’esposizione al monossido, ma per loro l’episodio si è concluso senza conseguenze.

La tempestività dell’intervento è stata confermata anche dalla direzione medica del Santa Maria del Prato: «Un intervento provvidenziale davvero. Fosse passata ancora un’ora la situazione sarebbe stata critica».

L’appartamento, intanto, è inagibile, fino ai lavori di ripristino dello scarico dei fumi da parte di un tecnico qualificato. Il lavoro dei vigili del fuoco è durato tantissimo per la messa in sicurezza: le squadre sono rientrate intorno alle 8 del mattino.



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