Montati con l’elicottero i paravalanghe a Laste

Rocca Pietore, la Provincia ha portato a termine il complesso intervento per proteggere la strada rimasta chiusa mesi a causa di una frana

ROCCA PIETORE. Montati i paravalanghe a protezione della provinciale di Digonera. Buone notizie per gli abitanti di Laste che nei giorni scorsi hanno visto un ulteriore intervento per la messa in sicurezza della strada che quest’estate è rimasta chiusa per oltre tre mesi.

A metà giugno, infatti, la frana caduta dal versante a monte della provinciale 563 di Salesei aveva obbligato la Provincia a vietare il traffico e a progettare interventi di bonifica e di sistemazione.

Prima di capire a chi spettava l’intervento se ne è andata una ventina di giorni. Poi, però, il cantiere è stato aperto e ora sembra in dirittura di arrivo. Sono comunque stati mesi difficili per i residenti di Laste e Digonera costretti agli straordinari per spostarsi. Riaperta ad ottobre, la strada è stata comunque oggetto di attenzione anche nelle settimane successive e lo sarà fino alla primavera.

Trasporto eccezionale, il paravalanghe vola in elicottero

«Il 28 dicembre - dice il consigliere provinciale Leandro Grones - sono stati installati i paravalanghe. Si tratta di 160 metri di barriere a monoancoraggio con altezza di 3,05 metri posizionate su cinque fila per un costo complessivo di 175 mila euro. Un’opera importante perché con la frana è venuto giù il bosco e si è creato uno scivolo per la neve».

Le operazioni, per quanto concerne i paravalanghe, proseguiranno in primavera. «Non è stato possibile posizionare alcune barriere sotto la linea elettrica di alta tensione - spiega infatti Grones - in quanto i consumi di elettricità delle attività ricettive e funiviarie di Arabba e Corvara non consentono per ora la temporanea interruzione della linea».

Finché il meteo lo consentirà, andranno invece avanti altri lavori di messa in sicurezza del versante. «È in fase di ultimazione anche la messa in sicurezza della viabilità secondaria - dice Grones - mediante la realizzazione di un muro tirantato e delle opere di consolidamento del piede di frana. Al momento l’accumulo grosso di neve è in alto e quindi si può continuare a lavorare».

L’intervento, interamente finanziato e seguito dal punto di vista tecnico dalla Provincia, non è stato certamente semplice da attuare per l’orografia, la particolarità geologica e quindi della complessità e pericolosità della frana. «Crolli e smottamenti - dice Grones - per fortuna senza conseguenze, si sono susseguiti in più occasioni nel corso del delicato intervento e hanno inevitabilmente protratto i tempi prefissati, ma ora quel tratto di strada è sicuro anche dal rischio valanghivo venutosi a creare nell’area di frana. I forti disagi per gli utenti della strada e soprattutto per gli abitanti di Laste e Digonera, ora sono solo un brutto ricordo».

Gianni Santomaso

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