Monte Avena, gli skipass aumentano dell’8% per far fronte al caro energia

Lionello Gorza: «È il minimo che potevamo fare, i costi sono saliti per tutti, a breve incontrerò gli sci club per gli stagionali. Vorrei aprire per l’8 dicembre»
Raffaele Scottini

umento medio del costo degli skipass del 7-8 per cento circa. Croce d’Aune sviluppo, che gestisce gli impianti sciistici del Monte Avena, ha cercato di contenere il più possibile i rincari in vista della stagione invernale, inevitabili di questi tempi di fronte all’impennata dei prezzi dell’energia.

Per quanto riguarda i giorni feriali dal lunedì al venerdì, il costo del giornaliero feriale cresce di 2 euro, dai precedenti 20 euro a 22. Un euro un più sia per il mattutino (8.30-12.30) che per il pomeridiano (12.30-16.30), che passano da 15 a 16 euro. Per i festivi (sabato e domenica), il giornaliero sale da 23 euro a 25 e il giornaliero dopo le 10.30 del mattino da 21 a 23 euro, mentre il mattutino e il pomeridiano lievitano da 20 a 21 euro.

Infine, l’abbonamento da 2 ore passa da 14 a 15 euro e l’abbonamento da 3 ore sale da 18 euro a 19. E’ ancora da decidere invece il prezzo dello skipass stagionale, che sarà valutato con gli sci club.

«È il minimo che si poteva fare, per cercare di andare incontro alla clientela, consapevoli che i costi sono aumentati per tutti, anche per la famiglia che deve vivere», allarga le braccia l’amministratore di Croce d’Aune sviluppo, Lionello Gorza, considerando che evitare aumenti sarebbe stato praticamente impossibile, vista la situazione. Il Monte Avena vuole confermare la sua vocazione come primo approdo per i bambini che vogliono mettere gli sci ai piedi senza spese folli e con la comodità di non dovere fare grandi spostamenti in macchina per essere sulle piste.

«Puntiamo soprattutto sul territorio feltrino e sull’alto Trevigiano, pensando in particolare alle famiglie. Quella è la nostra clientela», ribadisce Gorza.

«Siamo fiduciosi che arrivi la neve naturale, in modo da poter contenere le spese, consapevoli che sarà un inverno difficile per tutti. Siamo un po’ preoccupati anche dal fatto che la gente deve sostenere tante spese e bisognerà vedere quanti verranno a sciare», commenta l’amministrazione di Croce d’Aune sviluppo, che stima un aumento dei prezzi dell’energia elettrica come minimo del trecento per cento. «Sugli impianti funiviari il costo dell’energia elettrica è uno dei più alti, insieme a quello del personale».

L’obiettivo è avviare la stagione sciistica nei primi giorni di dicembre. «Pensiamo di aprire per l’8», dice Lionello Gorza. «Puntiamo molto sul periodo di Natale, che per noi è importantissimo», sottolinea. «Stiamo parlando con gli sci club feltrini, che sono quelli che ci portano il lavoro più grosso. Andremo loro incontro».

Oltre alle piste di discesa, verrà preparato anche un anello per passeggiare con le ciaspe e verrà tenuta battuta anche una pista da fondo per tutto l’inverno. Un’offerta a 360 gradi per i fruitori della montagna, per i quali il Monte Avena si conferma come punto di riferimento vicino a casa. «È una palestra. Insegniamo a sciare a tanti bambini, che sono il futuro di chi andrà a sciare nelle grandi stazioni», rimarca Lionello Gorza. «Il ruolo delle piccole stazioni sciistiche è fondamentale per il futuro dello sci».

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