Monte Rite, abbattuta dal vento la croce simbolo dei venasiani
VALLE DI CADORE
Il forte vento ha abbattuto la croce sul monte Rite. Il simbolo posizionato dai cittadini di Venas 55 anni fa è caduto. Se ne sono accorti i ragazzi di Venas e ora si sta già pensando a riposizionare la croce dopo l’inverno.
Era il 23 settembre del 1963 quando Marino Lena e altri giovani di Venas salirono sulla cima del Rite, quella che si vede da Venas, per posare una croce che stesse in piedi definitivamente. «La croce sul Rite noi venasiani la vedevamo da sempre», racconta Lena, «era stata posizionata dai pastori che vivevano nelle malghe. Sotto la croce c’era la “Malga delle Sette fede” che era dei venasiani. I pastori del paese, quindi, con la croce e con i fuochi riuscivano in un certo modo a comunicare coi chi rimaneva a Venas».
«Negli anni ’50», prosegue Lena, «si iniziarono ad abbandonare le malghe e per alcuni periodi il nostro Rite fu privo della croce: essendo posizionata proprio in cima, infatti, attirava i fulmini e spesso e volentieri in estate veniva completamente divelta».
Nel 1962, Lena, che aveva 21 anni, andò in cima al Rite e vide che la croce non c’era più. Con gli amici del Circolo “I Talarei”, ossia i ragni, simbolo di Venas, fu deciso di ripristinarla: «Grazie ai miei studi», sottolinea Lena, «capii che era necessario posizionare una specie di gabbia di Faraday, affinché i fulmini non rovinassero la croce. La realizzai artigianalmente e, grazie alle mie abilità alpinistiche, la posizionai subito sotto la croce, sul primo pianoro di terra».
I ragazzi di Venas decisero anche di costruire una croce più grande; al posto di quella alta quattro metri, ne fu posizionata una alta nove, che oggi è ancora su. «Il 15 settembre del 1963», racconta Lena, «in cinque andammo a cercare due tronchi adatti a diventare la croce del Rite e li trovammo a circa 200 metri dalla vetta. Il 23 salimmo in trenta circa e montammo la croce. Vennero anche le donne che prepararono da mangiare e fu una grande festa».
Nel 2013 fu organizzata un’altra grande festa per ricordare i 50 anni dalla posa delle croce, con la salita al Rite e la proiezione a Venas di un filmato che nel 1963 fece l’allora sedicenne Fabrizio Toscani.
Da ieri, purtroppo, la croce non si vede più. Le forte raffiche di vento dei giorni scorsi l’hanno abbattuta. «Il cedimento della croce è abbastanza normale dopo 55 anni», conclude Lena, «il vento, ma anche le intemperie, il freddo, la neve, il ghiaccio, la pioggia e il sole negli anni hanno contribuito al suo degradamento. È fisiologico. Ma non ci abbattiamo, c’è la volontà di riposizionarla».
I venasiani sfrutteranno il periodo invernale per decidere come ricostruire la croce e dopo il disgelo, tra primavera ed estate, torneranno in vetta al Rite per rimettere al suo posto un simbolo che manca già tanto a tutto il paese. —
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