Morì due anni fa durante il parto la storia di Mario è ancora aperta

FELTRE. Mario è morto da due anni. Ma la vicenda del bambino di origine ghanese, che in realtà non è mai nato, all’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, non è ancora terminata. Dopo una consulenza e una successiva integrazione, è stato chiesto anche un incidente probatorio che però il giudice per le indagini preliminari non ha disposto. La Procura della Repubblica dovrebbe chiedere per la seconda volta l’archiviazione per i medici indagati Antonio Grimaldi, Giorgio Guazzelli, Luca Callegaro, Gianni Apollonia, Aurora Campigotto e Sara Mazzocco, ma non si può escludere che la famiglia si opponga di nuovo. Due ostetriche e un ginecologo erano presenti in sala parto fin dai primi istanti, mentre gli altri tre sanitari sono intervenuti in un secondo momento.

Naturalmente non è che si possa andare avanti all’infinito e il giudice sarà chiamato ad archiviare una volta per tutte oppure a ordinare la scrittura del capo d’imputazione. I consulenti della Procura, Cirnelli e Dal Maso hanno stabilito che il piccolo è deceduto per complicanze cardiache e alle stesso conclusioni è arrivato il collega delle difese Coppa e Mazzucco, dottor Rodriguez. Mentre Fais e Thiene, che sono stati nominati dalla famiglia sostengono che i medici abbiano delle responsabilità e debbano essere portati a processo per provocato aborto (articolo 17 della legge 194).

Un anno e mezzo prima la donna aveva dato alla luce una bambina, ma con il taglio cesareo. Nell’aprile 2017, l’ultima gravidanza era stata portata a termine regolarmente e la signora aveva avuto le doglie.

Durante il travaglio, che è durato dalla 2.30 della notte alle 6 del mattino, ci sono state delle criticità e il piccolo è deceduto. C’è stata l’autopsia e anche un ulteriore accertamento: entro poco tempo, il giudice dovrà prendere una decisione definitiva, sulla base di quello che hanno detto gli specialisti. —

G.S.

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