Morso del cane inventato condannato per calunnia
FELTRE. Snoopy è un cagnolino bianco e nero, alto una spanna. Il giudice Feletto l’avrebbe assolto dal reato di lesioni, perchè non ha morsicato Mario Cazzador. Mentre ha condannato l’uomo per...

FELTRE. Snoopy è un cagnolino bianco e nero, alto una spanna. Il giudice Feletto l’avrebbe assolto dal reato di lesioni, perchè non ha morsicato Mario Cazzador. Mentre ha condannato l’uomo per calunnia al suo padrone a un anno e quattro mesi più le spese processuali con la sospensione condizionale e la non menzione. In più, 2.000 euro di risarcimento danni e le spese di costituzione di parte civile. Il processo era il seguito di quello davanti al giudice di pace, nel quale le parti erano invertite e l’ipotesi di reato era, appunto, quello di lesioni.
Cazzador ha accusato la controparte, pur sapendola innocente ed è finito a sua volta in aula, ma stavolta in tribunale. Il pubblico ministero Sartorello aveva chiesto due anni e il difensore di parte civile Cesa un risarcimento di 15 mila euro. L’unico a credere nell’innocenza dell’imputato il suo difensore Mauro Gasperin, che l’avrebbe assolto, perché quel 26 settembre 2011 indossava i jeans e i segni dei denti non potevano vedersi un granché. Oltre a ciò, c’è un certificato medico, anche se senza prognosi. Fra l’altro, il pm del giudice di pace aveva domandato una multa di 400 euro.
L’unica testimone è la giovanissima nipote del proprietario della bestiola. Quella mattina teneva Snoopy a un guinzaglio corto e stava andando a consegnarlo ai nonni, prima di recarsi a scuola. Cazzador stava salendo in macchina e il cagnolino non ha fatto niente di particolare, tanto meno ha morsicato l’uomo sopra il ginocchio. Non c’era nulla da raccontare né ai nonni né alla mamma, di conseguenza non l’ha fatto. Il proprietario dell’animale ha saputo che esisteva un procedimento a suo carico, perché glielo dirà il veterinario, a distanza di qualche giorno. Lo stesso medico non credeva che, con la sua taglia, il presunto colpevole potesse morsicare una persona, tanto più a una certa altezza.
Alla finestra c’era la nonna della ragazzina, che però non ha visto molto e la mamma ha sottolineato il fatto che il guinzaglio non mancava mai, anche per paura che Snoopy finisse sotto una macchina.
L’avvocato Cesa ha osservato che la falsa denuncia di Cazzador è dovuta a una causa civile della controparte (non erano buoni vicini), prima di avanzare il risarcimento. Il giudice ne ha accordato uno inferiore, in coda alla condanna a un anno e quattro mesi.
(g.s.)
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