Morte di Lisa Collazuol: l’embolia è stata esclusa
Morte apparentemente inspiegabile. Ci vorranno almeno tre mesi, prima che l’anatomopatologo incaricato dalla Procura della Repubblica, Antonello Cirnelli consegni al pubblico ministero Katjuscia D’Orlando i risultati dell’autopsia sul corpo della rugbysta dell’Alpago, Lisa Collazuol. Il medico ha prelevato tessuti e liquidi e avviato le indagini istologiche e tossicologiche necessarie a stabilire le cause del decesso di una ragazza di 18 anni, che era in buona salute e aveva appena finito la convalescenza per l’appendicite.
La famiglia Collazuol aveva ipotizzato un’embolia polmonare, che è stata esclusa da Cirnelli, malgrado nei giorni precedenti la giovane donna avesse sofferto di problemi respiratori: «Non è questa la causa della morte. Bisognerà indagare per forza in altre direzioni, per il momento non posso dire altro e, quando sarà il momento, mi confronterò con il pubblico ministero titolare del fascicolo». Il padre Enrico Collazuol e la madre Natascha non hanno nominato un proprio consulente di parte: eventualmente lo faranno in una seconda fase delle indagini preliminari.
La Procura ha aperto un’inchiesta contro ignoti per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, nella quale almeno per il momento non risultano iscritti nel registro degli indagati. Tra i quesiti, ai quali dare una risposta nei 90 giorni richiesti o alla fine di un’eventuale proroga, c’è anche quello di stabilire se ci possano essere state delle responsabilità dei medici dell’ospedale San Martino, che si sono occupati della studentessa del Liceo delle Scienze umane di Vittorio Veneto. Non ci sono dubbi sul fatto che l’operazione sia riuscita, ma già in queste ore si indaga sulla terapia farmacologica seguita, prima e dopo un intervento, che di solito non presenta grandi difficoltà, a meno che non ci siano complicazioni: «Ci dispiace molto», ha fatto sapere il direttore generale dell’Usl, Adriano Rasi Caldogno, «partecipiamo al dolore per la morte di una ragazza così giovane».
L’avvocato dei Collazuol, Erminio Mazzucco chiede d’indagare anche in questo senso, dopo che nei giorni scorsi la polizia giudiziaria è stata nel reparto di Chirurgia ad acquisire le cartelle cliniche della paziente, alla ricerca di qualche risposta: «L’operazione non si presenta complicata», osserva il legale, «quello che vogliamo capire è se i farmaci siano stati quelli adeguati, stesso discorso per i dosaggi. Possiamo confermare che Lisa Collazuol stava bene, al di là dei problemi respiratori degli ultimi giorni, ed era controllata sul piano sanitario, dal momento che faceva sport».
In serata, la Procura ha dato il nulla osta alla sepoltura e i funerali dovrebbero svolgersi lunedì, a Tignes, il paese d’origine della ragazza. Arriveranno anche i copagni di classe da Vittorio, oltre alle compagne di squadra. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi