Morto Sasso, fine politico e volontario instancabile

FELTRE. Altro lutto per la comunità feltrina che ancora una volta riguarda rappresentanti istituzioni. Dopo lunga malattia, si è spento in ospedale Gianpaolo Sasso, anch'egli morto prematuramente a sessant'anni, lasciando costernata la comunità di Vellai che ha salutato da pochi mesi un altro compaesano, Sergio Turra. Entrambi sono stati colleghi istituzionali, avendo ricoperto nello stesso periodo e avvicendandosi l'un l'altro, a cavallo fra la fine degli anni ottanta e gli inizi del novanta, la carica di sindaco della città di Feltre. «Figura di spicco della comunità locale ha caratterizzato la propria esistenza mettendosi sempre al servizio degli altri. Lungimirante, altruista, generoso e capace di intuire le esigenze della società è stato un autorevole punto di riferimento». Così ricordano Gianpaolo Sasso le persone a lui più vicine, amici, colleghi e parenti.
Da sempre ha partecipato alla vita parrocchiale della comunità di Vellai-Cart, si evidenzia dai compaesani. Fabbriciere per nomina in sostituzione del nonno Giuseppe Zanella, è stato stretto collaboratore di monsignor Loris Susanetto con cui condivideva uno stretto rapporto di amicizia. Ha contribuito al mantenimento del coro parrocchiale di cui è stato organista e animatore. Accorto conoscitore della comunità ha sempre agito come anello di congiunzione tra le varie realtà paesane.
Importante il tempo che ha dedicato all'Us Dynamo di cui è stato presidente e nell'ambito della quale si era caratterizzato per l'impegno al fine di dare una “dimensione” culturale della società. In essa aveva profuso ogni sforzo per il raggiungimento di competenze utili da parte di tutto il personale volontario impegnato. Iscritto agli alpini, era frequente la sua partecipazione alle adunate nazionali e ad ogni altro evento organizzato, ultimo dei quali le celebrazioni per il recente anniversario della costruzione del monumento degli alpini di Vellai-Cart. Parte attiva della sezione Ana collaborava alla pubblicazione della rivista “Alpini sempre”.
Figura ispirata del comitato di Santa Libera di Cart, amava dedicarsi alla creazione di momenti goliardici, culturali e sportivi che contribuivano a cementare i rapporti tra paesani. Non disdegnava il suo impegno per la comunità frazionale di Lasen, territorio di residenza. Appassionato ricercatore di storia ha curato diverse pubblicazioni, tra cui il volume sulle attività di cinquant'anni dell'Unione sportiva Dynamo. Importante e particolarmente apprezzata dalla comunità tutta, la ricerca che ha portato alla pubblicazione del volume "La collina delle grazie" ricerca storica che narrava di fatti e misfatti della comunità locale.
Numerose altre pubblicazioni sulla storia, attività e vita di enti, associazioni e comunità locali sono state rese pubbliche. Intenso l'impegno politico amministrativo che dopo l'iniziazione avvenuta all'ombra dell'allora parlamentare Leandro Fusaro, lo ha portato fino alla quasi elezione al parlamento. Ha retto le sorti della Democrazia Cristiana sia a livello locale che provinciale svolgendone le funzioni di segretario. Più volte consigliere comunale ha assunto funzioni di capogruppo, assessore e sindaco sia in Comunità montana che nel comune di Feltre. Rappresentante delle istituzioni in più enti e associazioni, di recente era stato l'anima del progetto "La strada dei formaggi e dei sapori bellunesi", iniziativa di promozione delle attività del territorio, che si era attestata sotto la sua guida come riferimento per i buongustai.
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