Motociclista muore travolto da un camion

Tedesco di 62 anni stava scendendo dal passo Falzarego, durante un sorpasso ha perso il controllo della moto ed è finito contro un mezzo che stava salendo
Di Gigi Sosso

LIVINALLONGO. Un sorpasso azzardato. La perdita del controllo della grossa moto e la fine sotto le ruote anteriori di un furgone che stava viaggiando in senso contrario. È morto lungo la strada regionale 48 del passo Falzarego, sul versante che guarda Livinallongo del Col di Lana, un centauro tedesco di 62 anni. S.U.W. era in sella a una potente MV Agusta (la motocicletta portata alla leggenda dal campionissimo Giacomo Agostini tra gli anni Sessanta e Settanta) e stava seguendo un veicolo in discesa. La strada è simile a quella di tanti altri passi dolomitici, ed è molto frequentata dai centauri di tutte le nazionalità proprio per le sue continue curve.

L’uomo ha atteso un tratto di breve rettilineo, prima di aprire il gas e impostare un sorpasso. Non senza prendersi qualche rischio, per la verità, anche se il traffico su una strada di montagna non è mai intenso. Per cause ancora da valutare con precisione, ha perso il controllo della motocicletta, scivolando con le ruote e finendo con violenza sull’asfalto.

Ha completamente invaso la corsia opposta, dove stava salendo un camioncino alla cui guida c’era un bellunese. L’urto è stato tanto improvviso quanto inevitabile: la moto si è fermata contro un muretto di contenimento in pietre e non ha riportato neppure molti danni, mentre l’uomo è andato a incastrarsi sotto le ruote, morendo sul colpo. Non c’erano possibilità di salvarsi, dopo uno schianto di questo genere, come hanno constatato i soccorsi arrivati alla svelta con l’elicottero e l’ambulanza del Suem 118. Il medico non ha potuto che constatare la morte del centauro e il velivolo è tornato vuoto alla base di Pieve di Cadore. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco, con gli effettivi di Agordo e i volontari di Arabba. A loro è toccato il compito della rimozione dei veicoli e del ripristino della normale viabilità, lungo il valico che dall’altra parte si affaccia su Cortina. I rilievi di legge, invece, sono stati effettuati dai carabinieri della stazione di Arabba, che fanno capo alla Compagnia ampezzana. Le indagini sono ancora in corso e tenderebbero a escludere qualsiasi responsabilità da parte dell’autista del camioncino, che di fronte alla moto completamente fuori controllo e a un centauro disarcionato, non ha potuto fare niente, per evitare l’impatto definitivo, se non fare un estremo tentativo di frenare. Ad ogni modo, è stata informata l’autorità giudiziaria, come capita sempre in occasione di incidenti mortali, ma la dinamica sarebbe chiara, dopo la ricostruzione fatta dai militari.

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