Motociclisti all’ospedale i sospetti si concentrano sul cibo

Rocca Pietore. Sentiti dal Servizio igiene degli alimenti dell’Usl gli 11 centauri che stanno meglio Eseguiti altri prelievi in cucina. Cora: «Qualcosa nelle vivande, ma solo le analisi lo confermeranno»

ROCCA PIETORE. «Da quello che abbiamo capito, ascoltando uno ad uno gli 11 motociclisti che si sono sentiti male domenica scorsa al termine di un pranzo ad un ristorante di Rocca Pietore, all’origine dei problemi gastrointestinali siamo propensi a credere che ci sia una tossinfezione, cioè una intossicazione alimentare». A dirlo è il responsabile del Servizio igiene degli alimenti e nutrizione dell’Usl 1, Oscar Cora, che ieri ha eseguito, insieme al suo staff, altri prelievi e campionamenti di cibo nel locale.

Il gruppo di centauri provenienti dalla provincia di Venezia e di Treviso dopo un giro tra le valli agordine, si erano fermati per pranzare intorno all’una del pomeriggio in un ristorante di Rocca Pietore, ma in serata colpiti da nausea e diarrea sono dovuti ricorrere alle cure mediche dell’ospedale di Agordo. Qui, dopo gli specifici trattamenti, alcuni dei pazienti sono stati dimessi in tarda serata, mentre gli altri il giorno dopo.

«Siamo riusciti a sentire tutti i pazienti che sono andati all’ospedale e che ora stanno già meglio, e da quello che abbiamo capito i sintomi sono insorti rapidamente al termine del pasto nel locale di Rocca Pietore. Il sospetto maggiore, quindi, è che i disturbi siano da cercare nel cibo, ma la conferma di tutto verrà soltanto al termine delle analisi sui campioni che proprio ieri sono arrivati all’Istituto Zooprofilattico delle Tre Venezie», precisa Cora. Si dovranno attendere, quindi, una decina di giorni almeno per avere l’esito degli accertamenti clinici e delle colture.

Nel frattempo, il Servizio di igiene degli alimenti cercherà di individuare anche gli altri avventori del ristorante e che non hanno avuto problemi. «A quanto abbiamo appreso il menù comunque era piuttosto standard e quindi hanno mangiato tutti press’a poco le stesse cose, chi più chi meno. Tra il menù c’erano anche i funghi (la volta precedente quando erano finiti quattro clienti all’ospedale i funghi erano quelli trifolati di allevamento, quindi negativi alle tossinfenzioni), mentre domenica si trattava di quelli surgelati confezionati. Li abbiamo analizzati e a livello macroscopico non è risultato niente», spiega Cora che poi aggiunge: «Dopo i campionamenti di alcuni cibi eseguiti lunedì mattina, anche ieri siamo saliti al ristorante e abbiamo fatto altri prelievi: visto che l’altra volta, malgrado il malessere di alcuni avventori non era emerso nulla, questa volta vogliamo avere un quadro a 360 gradi di quanto c’è in cucina. Abbiamo anche analizzato il personale per l’eventuale presenza di batteri soprattutto in gola, ma anche qui dobbiamo attendere alcuni giorni prima di sapere se i risultati sono positivi». Il responsabile del Servizio igiene alimenti tranquillizza anche sui prodotti caseari presenti nel locale: «Il caseificio è già controllato dall’Usl quindi non ci sono problemi». Nei prossimi giorni quindi si conoscerà cosa ha provocato questi malesseri. (p.d.a.)

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