«Mucche padrone di casa» Ma lontano dalle strade

Il sindaco di San Pietro scrive alle aziende agricole che operano in Val Visdende «Il pascolo non è vietato ma bisogna controllare che non intralcino il traffico»
Di Stefano Vietina

SAN PIETRO. «Le mucche sono ovviamente le benvenute in Val Visdende; sono il biglietto da visita stesso della valle, figuriamoci se c'è qualcuno che vuole sfrattarle». Dopo le polemiche dei giorni scorso il sindaco di San Pietro di Cadore, Elisabetta Casanova Borca, prede una posizione decisa: «Chi ha parlato di pascolo addirittura vietato», prosegue il sindaco, «ha voluto montare una polemica sul nulla. Le mucche sono le padrone di casa, ma ovviamente ogni casa deve essere mantenuta in maniera tale che gli ospiti, ovvero i turisti, possano apprezzarla. Da qui la nostra presa di posizione ed il suggerimento di effettuare un controllo affinché le mucche restino al pascolo, non invadano la strada e quindi evitino di intralciare il passaggio delle automobili e di sporcare l'asfalto con le loro deiezioni. E guardi, non si tratta solo di un fatto estetico, ma anche di sicurezza».

Tutto nasce da una lettera che il neo-sindaco ha inviato a sette aziende agricole, sei di San Pietro ed una di Santo Stefano, che in Val Visdende tengono le mucche al pascolo. È datata 2 luglio e ha per oggetto: «Problemi legati al pascolo libero di animali nella Val Visdende». All’interno un invito: «con riferimento alle numerose segnalazioni da parte dei cittadini, con la presente si invita le spettabili aziende agricole a non lasciare incustodito e libero il bestiame al pascolo, evitando così la presenza di animali lungo le principali strade di accesso alla Val Visdende, che crea non poche difficoltà alla circolazione dei mezzi. In questo modo inoltre si ridurrà la presenza di letame sulla carreggiata di alcune zone».

«Nessuna ordinanza, dunque» sottolinea il sindaco, «ma una semplice lettera con un suggerimento affinché si faccia attenzione ai pericoli che possono derivare da una prassi ormai consolidata, ma che va cambiata, per la sicurezza di tutti e per il decoro stesso della Val Visdende. Siamo sicuri che gli interessati sapranno comportarsi di conseguenza».

Concorda il presidente della Regola di Costalta e del Consorzio Visdende Silvano Eicher Clere. «Le mucche sono il simbolo stesso della valle» spiega il rappresentante della Regola che riunisce oltre alla sua anche le Regole di Presenaio, San Pietro e Valle, «quindi devono poter girare liberamente, ma sui pascoli, non sulle strade. Non è possibile che il traffico sia bloccato perché qualche decina di mucche staziona sulla stretta striscia di asfalto. Se dovesse capitare, ad esempio, qualche emergenza sanitaria cosa facciamo? Aspettiamo che le mucche siano tornate sul verde? Dappertutto il problema lo si risolve con un po' di filo elettrico, circoscrivendo il perimetro di accesso al bestiame. Di certo lo spazio verde in Val Visdende non manca, non credo sia difficile tenere libere le strade se c'è la buona volontà».

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