Multa di Seam a Dolomitibus l’azienda bellunese vince al Tar

Cortina. Gli autisti erano stati sanzionati dalla municipalizzata dopo che gli stalli riservati ai bus erano stati trasformati in parcheggi a pagamento. La Rsu: «Ora sono sparite le bacheche degli orari»

CORTINA. Dolomitibus vince il ricorso al Tar del Veneto contro la Se.am srl (la Servizi Ampezzo) che l’aveva multata per la sosta dei pullman destinati al trasporto pubblico locale nel piazzale della vecchia stazione. A darne notizia sono le Rsu della Dolomiitbus, Giuseppe Sacchet, Luca Sangiorgio e Fabio Mosca.

La vicenda nasce più di un anno fa quando il Comune di Cortina vara un regolamento con cui gli stalli di sosta per i mezzi pubblici delimitati dalle strisce gialle sono trasformati in parcheggi per sosta a pagamento delimitati da linee di colore blu. A gestire i parcheggi a Cortina, oltre che il servizio di trasporto urbano, è la Se.am srl. «Nel regolamento comunale si prevedeva un massimo di tre stalli gratuiti davanti all’area dell’ex stazione e ulteriori tre per ogni società di trasporto pubblico locale che ne avesse fatto richiesta», spiegano le rsu di Dolomitibus che aggiungono: «Il tutto contravvenendo al Codice della Strada che non prevede una norma numerica in tal senso, ma dispone il numero in base al bisogno organizzativo del servizio, vieppiù senza alcun pagamento previsto per tale sosta».

Con questa delibera comunale, quindi, iniziano i disservizi: l'autobus di Dolomitibus, che effettua il servizio di trasporto extraurbano, doveva attendere il liberarsi di uno spazio già occupato da altri autobus turistici. E così iniziano a fioccare anche le prime multe date dalla Se.am agli autisti di Dolomitibus. «Situazione aggravata ancor più dallo spiacevole fatto che, pur con le dovute istanze inoltrate oramai da tempo da Dolomitibus non sono a tutt'oggi rilasciati i permessi, se pur a pagamento, per i parcheggi da riservare al personale adetto al Tpl», precisano i delegati sindacali.

Nei giorni scorsi, poi, è accaduto anche un altro fatto come raccontano Sacchet, Sangiorgio e Mosca. «Sono spariti dalle bacheche nel piazzale dell’ex stazione anche gli orari delle corse di Dolomitibus. E questo ha creato disorientamento tra utenti e turisti che hanno tempestato di telefonate i nostri centralini per la mancanza di ogni minima di informazione, con grave danno all'immagine e al servizio extraurbano della Provincia che si riflette anche sull'immagine di Cortina quale famosa e celebrata località turistica».

Per i sindacati l’intera vicenda, «non fa onore agli amministratori cortinesi che non si premurano a creare sinergie e dialogo con l'unico obbiettivo di erogare un servizio pubblico qualificato soprattutto all'intensificarsi dell'offerta turistica, Qui, a differenza del Trentino Alto Adige, tanto preso ad esempio, pare essersi innescata una guerra fredda tra imprese che operano sul territorio. Cortina rischia di isolarsi, dando l'impressione di non considerare un valore aggiunto il servizio di trasporto pubblico a residenti e turisti». (p.d.a.)

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