Multe non pagate il comune dichiara guerra agli stranieri

Colle. La giunta incarica una ditta milanese di recuperare le sanzioni. Il sindaco: «Contiamo di recuperare l’80%»
Di Lorenzo Soratroi

LUCIA. Multe non pagate dai motociclisti stranieri: il Comune di Colle S.Lucia ingaggia una ditta privata per stanarli. Il sindaco Troi: «Contiamo di recuperarne almeno l’80 per cento».

Tempi duri per quei motociclisti o automobilisti stranieri i quali, contando sul fatto che poi la multa non arriverà mai, pigiano sull’acceleratore lungo la strada del Passo Giau. Presto infatti potrebbero vedersi arrivare l’ingiunzione di pagamento direttamente da una ditta di Milano, specializzata in riscossioni di questo tipo, alla quale il Comune di Colle S. Lucia ha affidato questo incarico.

Il problema è noto e riguarda la difficoltà che hanno le amministrazioni pubbliche a riscuotere le sanzioni, soprattutto quelle per eccesso di velocità rilevato con gli autovelox, comminate a motociclisti ed automobilisti stranieri.

Colpa di convenzioni ed accordi internazionali che mancano o non sono ben determinati con alcuni stati, anche europei. Alla faccia dell’Europa unita. In molti lo sanno e non si preoccupano nemmeno di rallentare quando vedono un autovelox. Tanto la multa, complice la burocrazia, non arriverà mai.

Da alcuni anni il Comune di Colle S. Lucia ha fatto installare un autovelox lungo la strada del Passo Giau. Ma ogni anno oltre un centinaio di sanzioni non vengono riscosse perché gli “intestatari” sono stranieri. E per le casse del Comune si tratta di un “buco” di alcune migliaia di euro.

Ora l’amministrazione ha detto basta e ha dichiarato guerra alla multa evasa. «Si tratta principalmente di un problema di contabilità e di bilancio – spiega il sindaco Troi - A fronte di un certo importo che deriva da sanzioni che sono state comminate e messo a bilancio, come Comune dobbiamo anche poi riuscire a far entrare effettivamente quella cifra nelle nostre casse. Certo, se non ci riusciamo, appunto perché si tratta di utenti della strada stranieri, lo possiamo giustificare. La legge lo prevede. Ma ci è sembrato giusto e doveroso cercare si recuperare, almeno in parte quelle somme. I problemi di riscossione nascono soprattutto con i paesi dell’est e quelli nordici. Di fatto la multa arriva magari fino al posto di polizia del paese dove risiede l’automobilista o il motociclista multato, ma poi, per colpa di una legislazione mancante o carente in materia, lì si bloccano e non vengono recapitate».

L’amministrazione non ha personale adeguato e qualificato per seguire le pratiche di riscossione di questi verbali insoluti. Anche perché le procedure di ingiunzione, quando si tratta di cittadini stranieri, sono complesse ed articolate e presuppongo la conoscenza della lingua e delle procedure processuali del paese estero.

«Ci hanno assicurato un recupero del 70 – 80% dei verbali. Loro si tratterranno una percentuale sull’incassato. Purtroppo – conclude – le forze dell’ordine non hanno le risorse per presidiare i passi. Forse la certezza che la multa arriva a casa servirà da deterrente».

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