Multiproprietà mai usata risarcita una titolare

La ristrutturazione dell’Hotel Tre Croci è durata 13 anni: non ha mai riaperto Il giudice condanna la spa (ora srl in liquidazione) al pagamento di 40 mila euro
Di Cristina Genesin

CORTINA. Una multiproprietà inutilizzabile da ben 13 anni. Il motivo? Fantomatici lavori di ristrutturazione che hanno fatto chiudere i battenti al noto Hotel Tre Croci, albergo-residence sull’omonimo passo lungo la strada tra Cortina d’Ampezzo e Misurina. Dopo aver ottenuto un sequestro conservativo dell’edificio di cui è gestore e proprietario una società con sede legale a Treviso, ha ottenuto ragione una signora padovana titolare di due mini-appartamenti con 5 posti letto in multiproprietà.

Il giudice del tribunale civile di Treviso, Gianluigi Zulian, ha accolto la richiesta della signora (tutelata dall’avvocato Silvia Rossaro con il collega Andrea Frank del foro di Padova), dichiarando la risoluzione del contratto di multiprorietà per cause imputabili alla società Cortina Tre Croci spa (ora srl in liquidazione) e condannando quest’ultima al pagamento di un risarcimento di 25 mila euro, oltre interessi e spese, per un totale di circa 40 mila euro. «È pacifica la chiusura dei battenti fin dal 2002 della struttura e il fatto che la ricorrente non abbia più potuto usufruire da allora delle prestazioni oggetto del contratto (22 giorni all’anno)... Assodato l’inadempimento dell’albergatore» scrive il giudice nella sentenza.

Nell’aprile 2012 la signora avvia la causa, lamentando il grave inadempimento contrattuale da parte della società per non aver potuto beneficiare dei due mini-appartamenti dal 10 settembre 2002. Quel giorno, infatti, Cortina Tre Croci srl, capitale sociale di 2 milioni di euro, comunica che l’attività sarebbe stata sospesa per lavori di adeguamento degli impianti. Riapertura prevista? L’estate 2003. Così non avviene. L’8 aprile 2004 nuova raccomandata che comunica il protrarsi dei lavori. In realtà nessuna ristrutturazione viene completata tanto che la struttura non è più riaperta. Nel frattempo ai multiproprietari arrivano periodicamente notazioni societarie che chiedono la partecipazione a un piccolo aumento del capitale, poi Cortina Tre Croci è trasformata da spa a srl e viene posta in liquidazione (capitale sociale ridotto a 20 mila euro).

E la Achille Fadalti Costruzioni spa (titolare del 97% di Cortina Tre Croci srl) è sciolta e a sua volta messa in liquidazione. Il che significa che la signora rischia di ritrovarsi senza nulla in mano. Così i legali ottengono un sequestro conservativo dell’hotel “ratificato” dal giudice tavolare di Belluno (l’Ampezzano ha in uso il sistema tavolare sui beni immobili, eredità dei territori un tempo di dominazione austriaca) che oggi vale come titolo esecutivo. L’immobile potrà essere messo all’asta, se il risarcimento non sarà saldato.

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