Muore a 19 anni nel lago di Polane

Agordo. Jairo Alfonso Wiesner Corrales, di origine colombiana colto da malore mentre nuota nel bacino. Sconvolti familiari e testimoni
Di Paola Dall’anese

AGORDO. Quello che doveva essere un rinfrescante bagno nel lago di Polane ad Agordo in una calda domenica di luglio si è trasformato in tragedia per Jairo Alfonso Wiesner Corrales (per tutti Alfonso), il diciannovenne colombiano che ieri pomeriggio è stato colto da malore mentre stava nuotando nel lago di risorgiva.

La dinamica dell’incidente. Il giovane, secondo quanto hanno raccontato i testimoni che erano arrivati al lago per prendere il sole, è arrivato poco dopo le 14.30 in sella alla sua bicicletta. Alfonso, che abita con la sua famiglia, da alcuni anni, ad Agordo in via Aivata, era solito andare al lago di Polane insieme al fratello o con i familiari. Ma ieri, contrariamente al solito, ha preferito andarci da solo. «Ha detto che andava a fare un giro», ricorda uno dei due fratelli sconvolto da quanto accaduto, «eppure a lui non piaceva entrare dentro l’acqua».

Dopo essersi tolto le scarpe, i pantaloncini e dopo aver riposto il cellulare accanto agli abiti, il ragazzo si è gettato nell’acqua. Quattro bracciate soltanto, come hanno raccontato i bagnanti presenti (due donne e un uomo) e poi più nulla. I testimoni hanno raccontato ai carabinieri di Agordo giunti poi sul posto, di aver visto Jairo Alfonso annaspare e sollevare il braccio per chiedere aiuto. Pochi secondi e poi l’acqua lo ha ingiottito. I presenti hanno cercato di avvicinarsi a riva ma, non sapendo nuotare bene, hanno preferito non scendere nel lago, chiamando immediatamente i vigili del fuoco. Subito una squadra dei pompieri di Agordo è giunta a Polane e due giovani vigili si sono gettati in acqua per cercare di salvare Alfonso.

I soccorsi. Hanno cercato per un quarto d’ora, ma il fondo melmoso e ricco di vegetazione ha impedito loro di poter individuare il ragazzo. Nel frattempo è stata chiamata la squadra sommozzatori dei vigli del fuoco di Bologna che, con l’elicottero, aveva appena terminato un intervento sul lago di Garda, la squadra Saf dei pompieri di Belluno e il gruppo sommozzatori di Mestre. Nel giro di mezz’ora l’elicottero di Bologna è arrivato calando il personale sul bacino lacustre. Dopo diversi minuti i sommozzatori hanno individuato il corpo del giovane colombiano nel centro del lago, là dove era stato segnalato dai testimoni. Era supino, posizione che ha indotto il medico del 118 a pensare, vista anche l’ora dell’incidente, che si sia trattato di un malore dovuto all’entrata in acqua appena mangiato.

Sul posto oltre ai carabinieri Agordo che hanno raccolto le testimonianze, anche i genitori del ragazzo che nel frattempo, forse impensieriti dal non vederlo tornare, sono arrivati al lago insieme all’altro figlio. Inoltre, era presente anche un medico rianimatore dell’ospedale di Agordo e una psicologa che ha parlato coi familiari di Alfonso, sconvolti e straziati da quanto era appena capitato al loro figlio.

Dopo aver accertato quindi la morte accidentale e ottenuto il nulla osta dalla magistratura, il cadavere di Jairo Alfonso è stato trasportato nella cella mortuaria del nosocomio di Agordo in attesa che venga decisa la data dei funerali.

Straziati i familiari chiusi nel loro immenso dolore, ma sconvolti anche i testimoni che non hanno potuto fare nulla per salvare il ragazzo.

Chi era Jairo Alfonso. Jairo Alfonso Wiesner Corrales avrebbe compiuto 20 anni il 26 agosto prossimo. Frequentava il terzo anno del corso chimici dell’istituto Follador di Agordo, ed era un componente del coro Agordo.

Era un giovane solare, entusiasta, sempre felice e molto integrato. Benché fosse arrivato da appena tre anni ad Agordo, dove insieme ai due fratelli aveva raggiunto i genitori, era addentro alla vita della comunità. Un bellissimo esempio di come uno straniero possa integrarsi in una realtà diversa. Aveva molti amici e sapeva farsi voler bene da tutti. L’anno scorso aveva partecipato anche alla manifestazione della Vecia Popa come uno dei rappresentanti della frazione del Centro. Era molto conosciuto tanto che la notizia della sua scomparsa ha fatto velocemente il giro del paese lasciando tutti sconvolti ed esterefatti. Senza parole anche la maestra Roberta Conedera e la presidente Elena Vallata del coro Agordo. Era entrato un anno fa, ma si era impegnato tantissimo per poter riuscire a cantare le canzoni tipiche della valle nel dialetto locale. Soltanto sabato sera si era esibito in un concerto a cui per la prima volta avevano assistito i suoi genitori: una gioia immensa che è stata subito cancellata dalla tragedia di ieri.

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