Muore in fabbrica davanti ai colleghi
ALPAGO. I colleghi lo hanno visto crollare a terra, i responsabili della sicurezza e del primo soccorso in azienda gli hanno praticato le prime, disperate manovre di rianimazione fino all’arrivo dell’ambulanza del Suem 118 e dell’elisoccorso. Tutto purtroppo inutile. Manuel De Vettor, operaio di 44 anni residente a Pian di Vedoia, sposato e papà di due bambini, si è spento ieri mattina poco prima delle otto nel capannone della “Al.Ca. srl”, la ditta di famiglia in località Paludi di Pieve d’Alpago che costruisce quadri elettrici.
«Manuel si stava preparando per iniziare il turno di lavoro, si trovava nell’area produttiva dell’azienda quando è stato visto cadere», racconta Vittorio Savi, contitolare della “Al.Ca.” e zio della vittima, «È stato fatto il possibile per salvarlo, prima dai colleghi abilitati al primo soccorso e poi dal personale del Suem». Ma il cuore di Manuel, che mai prima d’ora aveva dato segni di cedimento, non ce l’ha fatta: l’operaio e papà, che aveva compiuto 44 anni lo scorso 25 agosto, è stato stroncato da un infarto fulminante. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Completati gli accertamenti, la salma è stata portata in camera mortuaria. La Procura della Repubblica ha già concesso il nulla osta trattandosi di un decesso per cause naturali.
Una notizia, quella della morte improvvisa di Manuel, che ha sconvolto il microcosmo della “Al.Ca.”, l’azienda che oggi conta una trentina di dipendenti dove la vittima lavorava sin dalla sua fondazione nel 1998. «Una persona in gamba, seria, propositiva, capace», lo ricorda commosso il contitolare e zio. Tantissime anche le persone a Ponte nelle Alpi che piangono un uomo buono, «un amicone» come l’ha definito il vicesindaco Enrico De Bona. «Un fulmine a ciel sereno, mai un problema di salute», non si capacita l’amministratore, «Era una persona molto attiva. Ieri sera (martedì, ndr) doveva andare a giocare a tennis, una passione che condivideva con il figlio maggiore, ma tutti i campi erano occupati. Manuel amava molto lo sci, qualche giorno fa aveva partecipato al Mini giro del Piave in bicicletta». Era anche molto impegnato in paese, la ditta per cui lavorava è sponsor della sagra di Polpet. Appassionato di ciclismo e in particolare del Giro d’Italia, era un grande tifoso della Juve. Su Facebook aveva pubblicato la foto scattata qualche anno fa con Andrea Pirlo negli spogliatoi dello Juventus Stadium.
«Una persona squisita, capace di fare gruppo, non l’ho mai visto arrabbiato», continua il vicesindaco De Bona, «Da quando ho saputo la notizia continuo a ricevere telefonate e messaggi da parte di amici increduli». In mattinata De Bona ed il sindaco Paolo Vendramini sono andati a casa dei genitori di De Vettor a portare le condoglianze della comunità. Manuel lascia la moglie Emanuela, i figli Giacomo e Caterina, i genitori, il fratello, la nonna, i parenti e tantissimi amici. Nelle prossime ore sarà stabilita la data del funerale.
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