Muro contro muro sul centro pedonale a Feltre
FELTRE. Posizioni inconciliabili sulla viabilità tra l’amministrazione – che non ha intenzione di tornare indietro sul provvedimento dell’isola pedonale – e la rappresentanza di negozianti guidata dal dirigente scolastico in pensione Graziano Baster che ha rilanciato la petizione per riaprire il centro al traffico. È l’ennesima iniziativa tesa a rivedere l’assetto viario che «ha penalizzato il tessuto economico e aumentato i tempi di percorrenza in macchina per gli spostamenti insieme ai consumi e all’inquinamento». Sul tavolo ci sono oltre 4.200 firme, comprese però le 2.200 raccolte a settembre direttamente dai commercianti e l’iniziativa dell’ex preside è stata la molla che li ha portati a chiedere una volta di più «una modifica».
Lo hanno fatto ieri pomeriggio, ricevuti in municipio e usciti insoddisfatti dall’incontro fiume, durato oltre due ore e terminato con una gomma per cancellare con scritto “La cosa più bella è sbagliarsi” regalata al sindaco. Perché «se un esperimento non funziona, significa che qualcosa è stato sbagliato». Erano presenti il presidente dell’Ascom Guido Pante, il rappresentante dell’Appia (associazione artigiana) Dino Cossalter, Franco Debortoli (anche consigliere della minoranza di centrodestra) e Ivan Nadalet che gestiscono attività nell’isola pedonale, e i commercianti del centro storico Rossana Possiedi e Sara Cecchin, oltre al promotore della nuova petizione Baster.
Quando la settimana scorsa aveva depositato la raccolta firme in Comune, l’ex dirigente scolastico aveva presentato anche la richiesta formale per un corteo di protesta da tenersi domani mattina. La manifestazione però viene sospesa e rimandata a data da definire, coinvolgendo le opposizioni in seno al consiglio comunale e alle associazioni di categoria. Da parte sua, l’amministrazione sostiene la visione complessiva del progetto di nuova mobilità, porta a sostegno i dati in attivo negli ultimi due anni tra aperture e cessazioni di attività nell’ambito urbano all’interno delle tre rotatorie principali della città e tende la mano per collaborare con i negozianti su iniziative per attirare gente.
C’è insomma la disponibilità a ragionare su misure per incentivare il commercio, ma non c’è l’idea di tornare indietro sulla pedonalizzazione di XXXI Ottobre e largo Castaldi. Per i negozianti non è abbastanza, perché «la programmazione doveva essere fatta prima della chiusura al traffico».
Non si è trovato un punto d’incontro. «Da una parte c’è la convinzione che minori flussi di traffico comportino minori vendite in un rapporto di causa-effetto. Noi crediamo che abbiano un impatto molto relativo sulle dinamiche delle attività commerciali, perché un conto sono le tematiche legate alla viabilità e un altro sono le politiche di sostegno al commercio», ha riassunto il sindaco, rimandando comunque al consiglio comunale una risposta in merito alle proposte alternative di viabilità presentate nella petizione.
«Siamo in fase di revisione del Piano generale del traffico urbano, tra marzo e aprile ci saranno un paio di momenti di confronto pubblico con la cittadinanza per rendere noti i dati di analisi dei flussi di traffico e discutere il ventaglio di ipotesi di soluzione sui principali snodi critici: il centro storico e Borgo Ruga», ha spiegato Paolo Perenzin. «Dopo di che faremo l’adozione in giunta del Piano, ci saranno trenta giorni di tempo per presentare osservazioni e alla fine si pronuncerà il consiglio comunale».
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