Muro di neve, 6mila senza luce. Arriva l'esercito

BELLUNO. Migliaia di utenze al buio, valanghe e viabilità provinciale in ginocchio. A poco più di un mese dalla “tempesta di Santo Stefano”, i bellunesi sono ripiombati nell’incubo neve.
ore 20.00 Squadre del Soccorso Alpino da Lombardia e Piemonte
Inizia domani mattina alle 7 la giornata del Soccorso Alpino. Una quarantina di soccorritori delle Stazioni della parte bassa della provincia e delle Stazioni trevigiane partiranno domattina alle 7 per distribuirsi nelle zone dove sia necessario il loro supporto alle squadre - 230 unità ora impegnate - che attualmente stanno intervenendo, su richiesta delle amministrazioni comunali, per alleggerire dal peso della neve i tetti degli edifici pubblici, scuole, asili, palestre, municipi, chiese. Anche dalle altre regioni arriva un aiuto al Bellunese: il Soccorso alpino della Lombardia e del Piemonte, infatti, si è messo a disposizione, assicurando 6-8 squadre, formate ognuna da 5 uomini, per servizio regionale.
ore 19.45 Scendono a 6mila le famiglie senza elettricità
Sono proseguiti anche oggi incessantemente i lavori degli oltre 300 uomini mobilitati da Enel e da Terna per completare il ripristino del servizio elettrico nel bellunese. Questi sforzi hanno permesso di ridurre rispetto a questa mattina di oltre il 60% il numero delle case senza elettricitá. Le utenze disalimentate sono al momento meno di 6.000. Lo rende noto Enel. Sono in corso 30 interventi con l’impiego di 220 tecnici Enel, 50 tecnici di Imprese Appaltatrici e la disponibilità di 70 Gruppi elettrogeni nei Comuni del Cadore, Agordino, Val Zoldana e Feltrino per il completamento della rialimentazione dei clienti nei Comuni di Auronzo di Cadore, Gosaldo, Lamon, Livinallongo di Col di Lana, Ospitale di Cadore, Rivamonte Agordino, Sappada, Voltago Agordino ed aree limitrofe. Nei Comuni di Lamon , Livillongo di Col di Lana, Roccapietore, Zoppè di Cadore risultano ancora irraggiungibili, per strade bloccate e slavine, alcune località che impediscono di rialimentare in tempi brevi la clientela. Nel Comune di Sappada sono in corso di ultimazione 4 interventi di ripristino lungo la linea elettrica danneggiata in più punti mentre prosegue l’attivazione dei 20 gruppi elettrogeni appositamente inviati sul posto.
ore 19.00 Ancora 9mila utenze senza luce
Le utenze elettriche ancora fuori uso nelle vallate delle Dolomiti bellunesi colpite ieri dal nuovo black out causato dalla neve sono scese a meno di 9mila, rispetto alle oltre 30mila di venerdì sera. Lo comunica l'Enel. Le riparazioni della rete di trasmissione di Terna, ultimate ieri sera - riferisce Enel in una nota - hanno consentito di rialimentare le cabine primarie di Enel distribuzione di Forno di Zoldo, Calazo e Zuel, fuori servizio dalla mattinata di ieri. In questo la modo la società elettrica ha potuto rialimentare e selezione i guasti sulla rete di distribuzione in tutte le aree interessate dai danni. Sono tuttora in corso 40 interventi, con l'impiego di 250 tecnici Enel e delle imprese che lavorano per conto dell'azienda, e sono a disposizione 70 gruppi elettrogeni. Le vallate che hanno Comuni ancora al buio sono il Cadore, l'Agordino, la Val Zoldana e il Feltrino.
ore 18.45 Tetti a rischio crollo a Forno di Zoldo
Il Soccorso Alpino è intevenuto a Forno di Zoldo per liberare i tetti della scuola media e della casa di riposo, a rischio crollo, mentre domani lavorerà all'asilo di Dont.
ore 18.30 Esercito in diverse località
I militari sono impegnati nei punti più critici del Bellunese. Mezzi e personale del Genio e delle Truppe Alpine al lavoro nei comuni di Santo Stefano di Cadore, Borca di Cadore, Forno di Zoldo, Zoldo Alto, Cencenighe Agordino e Zoppè di Cadore. I militari hanno portato gasolio, benzina e generi alimentari.
ore 17.30 Oltre due metri di neve caduta, arrivano i vigili del fuoco da Milano
Il quantitativo di neve caduta in questi giorni supera i due metri. A comunicarlo i Vigili del Fuoco di Belluno che in questi giorni sono impegnati in tutta la provincia per problematiche legate alla staticità degli edifici, la mancanza di corrente elettrica e lo sgombero della neve dalle strade per raggiungere centri abitati rimasti isolati. Al momento sono stati effettuati circa 300 interventi di diversa tipologia (frane, valanghe, dissesti statici, rimozione mezzi, soccorso a persona, taglio piante, servizio assistenza). Sono stati impiegati nell’emergenza circa 200 pompieri tra permanenti e volontari con ben 50 mezzi in particolare Autogru, Autoscale, mezzi movimento terra, Gatto delle Nevi, e mezzi per il trasporto dei generatori. Avendo ancora un centinaio di interventi da effettuare ed ulteriori richieste di intervento si sta avendo il supporto di mezzi e uomini da altri Comandi sia della Regione Veneto che da fuori regione. In particolare sono intervenute squadre specializzate G.O.S. (Gruppi Operati Speciali) con mezzi movimento terra, autoscale e gruppi generatori dai Comandi di Treviso, Verona, Padova, Venezia, Milano e Pordenone.
ore 16.15 Soccorso alpino, 230 soccorritori impegnati
Tutte le Stazioni del Soccorso alpino della parte alta della provincia sono al momento impegnate per far fronte alle situazioni critiche dovute alle nevicate di questi giorni. Circa 230 soccorritori stanno già operando, su indicazione dei tecnici del Genio civile, per mettere in sicurezza i tetti degli edifici pubblici, sgomberandoli dalla neve o ripulendo zone messe a rischio da piante pericolanti. Dalla parte bassa della provincia altre squadre del Soccorso alpino stanno partendo per dare supporto dove verrà loro indicato, a seconda delle emergenze prioritarie. In alcuni casi si tratta di raggiungere abitazioni isolate dove vivono persone anziane in difficoltà.
ore 15.45 Ancora 14mila utenze senza luce
Ancora criticità sulle linee dell'alta tensione a causa del ghiaccio. A comunicarlo è la Prefettura che avverte che Terna ha fatto ripartire i lavori di riparazione lungo la linea Dobbiaco - Ponte Malon e Forno di Zoldo - Calalzo. Alle 12.41 odierne, fa sapere palazzo dei Rettori, risultavano disalimentate 14.172 utenze. Impossibile usare l'elicottero per ispezionare le linee elettriche.
Allo stato, le situazioni più critiche riguardano i Comuni di Danta di Cadore, Domegge di Cadore, Gosaldo, Rivamonte Agordino, S. Pietro di Cadore, Sappada, Voltago Agordino, Zoppè di Cadore.
15.30 Viabilità a Belluno
A causa del maltempo il Comune di Belluno ha deciso di chiudere in via precauzionale la strada a senso unico che da Badilet porta a Madeago (via Badilet è interessata dal cedimento di un chiusino della rete fognaria) e il tratto di strada a senso unico che dalla via san Giacomo porta verso le scuole di Badilet. Chiusa anche la strada sterrata che da Coraulo ai Piai porta a Visome (la strada dei Piai è interessata da un'erosione causata dalle abbondanti piogge). Ogni abitazione è raggiungibile alternativamente da Visome o dall'abitato dell'Anconetta.
Anche altre strade sterrate comunali come Calmada, Col de Gou, Ronce, Salce, Col Fiorito ecc. sono interessate da fenomeni di erosione e sono percorribili con l'attenzione del caso.
ore 14.30 Ancora interrotti i treni sulla Padova Calalzo
La circolazione ferroviaria sulla linea Padova Calalzo è ancora interrotta a causa del maltempo e degli alberi caduti sulla linea. Non circolano i treni tra Calalzo e Ponte nelle Alpi, al loro posto sono stati istituiti dei bus sostitutivi.
ore 14.15 Zoppè isolata, interviene l'esercito
Oltre a Santo Stefano l'esercito sta operando anche a Cencenighe e Zoppè, che è isolata, dove stanno portando gasolio e generi di prima necessità. Problemi con l'elettricità anche a Perarolo e Cibiana.
ore 14.00 Riaperto il collegamento tra Cibiana e Venas
Veneto Strade comunica che è stato riaperto il tratto della strada provinciale 347 “del passo Cereda e Duran” dalla progressiva km 68+000 (località Cibiana) al km 73+660 (località Venas di Cadore).
ore 13.45 A Cortina si teme per i tetti
Nevicata particolarmente fitta da un'ora a Cortina d'Ampezzo, a complicare una situazione già da ieri abbastanza difficile. Da stamane in città si sono verificati black-out elettrici di pochi minuti. Le maggiori preoccupazioni riguardano la tenuta delle strade e quella dei tetti delle case, sovrastati da cumuli di neve alti più di un metro.
ore 13.30 La situazione ad Auronzo, 50 camion di neve portata via
A Monte Piana i metri di neve sono circa tre, i rifugi sono isolati. Impossibile raggiungere Misurina da Rin Bianco. La corrente a Misurina è tornata ma la strada da Auronzo è ancora chiusa. Ad Auronzo è giunto preventivamente un generatore da 60 kw e è in arrivo un altro da 40 kw se si rendesse necessario passare all'alimentazione tramite generatori. la situazione della viabilità vede impegnati tutti i mezzi comunali più quelli privati nella difficile opera di apertura delle strade secondarie. Da stamane alle 5.30 si è iniziato a portare via la neve dal centro con l'ausilio di 3 pale e 2 camion. Quasi 50 i camion di neve portata via.
ore 13.00 Ancora senza luce Sappada e Arabba
A Sappada e Arabba continua a mancare l'energia elettrica. Il comando provinciale di Belluno dei Vigili del fuoco ha riferito che sono ancora 18 mila le utenze (ieri erano 30 mila) prive di energia elettrica. Resta bloccata per frane la strada che porta a Zoldo Alto mentre è in via di sistemazione il problema viario a Zoppè di Cadore. Personale del Soccorso alpino di Livinallongo sta facendo staffetta tra Arabba e Corvara, attraverso la strada di Passo Campolongo, per accompagnare in via precauzionale i turisti in entrata e in uscita dal comune. I soccorritori di San Vito di Cadore, su richiesta del sindaco, stanno mettendo in sicurezza i tetti degli edifici pubblici sgomberandoli dalla neve, così come il Soccorso alpino di Alleghe, aiutato da quello di
Belluno, e il Soccorso alpino della Valle di Zoldo
ore 12.30 Scuole chiuse anche lunedì
I Comuni di Cortina, Vodo, San Vito, Cibiana, Pieve di Cadore e Santo Stefano hanno deciso di tenere le scuole chiuse anche lunedì a causa dell'intensa nevicata che sta ancora interessando il bellunese.
ore 12.15 Lago di Santa Croce a livelli di guardia
L'Enel ha iniziato un deflusso controllato delle acque del lago di Santa Croce perché sta raggiungendo livelli di guardia. Attenzione anche per il Rai, un affluente del Piave, tenuto sotto controllo dal comune di Ponte nelle Alpi.
ore 12.00 15mila bellunesi senza elettricità
Sono ancora 15.767 famiglie bellunesi prive di energia elettrica per il blackout a causa del maltempo. A circa 9 mila utenti è stato invece ripristinato il servizio grazie all'opera dei tecnici di Enel Distribuzione che hanno individuato i guasti lungo le reti di media tensione. I tecnici Enel stanno installando gruppi elettrogeni nelle zone in cui, a causa dei guasti, non si prevede il ripristino a breve termine della rete ordinaria. Ulteriore aiuto verrà dall'Esercito, interpellato ieri sera dalla Prefettura e già pronto ad attivarsi con uomini e mezzi, mentre presso il 7/o Reggimento Alpini di Belluno è stata creata una sala operativa che è direttamente in contatto con il Comando Operativo Interforze di Padova e che gestirà gli assetti specialistici dei Reggimenti Genio di Udine e di Trento. Infine è stato predisposto un nucleo per il pronto intervento operativo che ha base al «Calvi» di Tai di Cadore dove sono presenti mezzi cingolati per il trasporto di personale e materiali su terreni innevati.
ore 11.30 Gli orari di apertura del passo Campolongo-Corvara
Per permettere il deflusso da Arabba per le altre destinazioni saranno aperte tre finestre di transito per il passo Campolongo-Corvara. Una è a mezzogiorno, una alle 13.30 e una alle 15. Non è consentito il transito nel senso inverso, cioè da Corvara verso Arabba.
L’eccezionale portata delle precipitazioni ha provocato ieri anche due grosse valanghe a Soffranco, la più grossa delle quali (15 metri di larghezza e 5 di altezza) ha riversato ieri mattina tonnellate di neve e detriti sulla provinciale 251 che da Longarone porta a Valle di Zoldo, rendendone necessaria la chiusura.
Quasi un metro e venti di neve nello Zoldano, 90 centimetri a Cortina, 75 a Pieve di Cadore e Sappada, 120 centimetri a Falcade e Arabba. Considerando che i dati sono relativi alla sola mattinata di ieri, erano 45 anni che non si registravano quantità del genere. Nella sua fase più acuta, registrata ieri mattina, erano 31 mila (dato della prefettura di Belluno) le utenze disalimentate. I disagi maggiori hanno interessato le località del Centro Cadore, del Feltrino e dell’Agordino (rimasto chiuso per la mancanza di corrente anche lo stabilimento Luxottica di Agordo). Solo in serata è iniziata la progressiva riattivazione delle utenze da parte di Enel. Alle 19.20 erano 24 mila 209 le utenze ancora al buio. Problemi si sono registrati in diverse zone anche relativamente alla copertura telefonica: cellulare e fissa.
Letteralmente in tilt la viabilità provinciale, con praticamente tutte le principali arterie bellunesi che hanno subito chiusure integrali o parziali a causa della neve. Un calvario, in particolare, per gli automobilisti sulla statale 51 di Alemagna, che già giovedì sera aveva registrato la chiusura del tratto tra Fiames e Cimabanche. Ieri chiusure ripetute si sono avute negli snodi di Tai di Cadore e Venas: sia a causa delle nevicate, sia di veicoli in difficoltà. Chiusa fino alla tarda mattinata anche la 203 Agordina, tra località Castei e Ponte Alto. Neve e pericolo valanghe, invece, hanno causato la prolungata chiusura di praticamente tutti i passi dolomitici. La situazione è parzialmente migliorata con il passare delle ore.
Circolazione ferroviaria sospesa fra Ponte nelle Alpi e Calalzo per alberi sui binari a partire alle 5.20 di ieri mattina sulla linea Padova-Calalzo. Sono partiti i bus sostitutivi tra Belluno e Calalzo. Le difficoltose operazioni di sgombero della sede ferroviaria sono proseguite per l’intera giornata.
Sulle Dolomiti il rischio di valanghe resta massimo anche oggi, tanto che l’Agenzia regionale per l’ambiente del Veneto ha decretato ieri, per la prima volta dal 1994, il “codice rosso”, il più alto su una scala di cinque valori. Da quando è stato istituito il servizio di controllo dell’Arpav, nel 1994, è la prima volta che viene usato questo grado. Dal punto di vista storico, i dati relativi alla neve caduta tra giovedì e venerdì rimandano per eccezionalità addirittura agli anni 1977 e 1978. La chiusura della provinciale 251 e del passo Duran hanno di fatto isolato l’intera Val Zoldana, dove solo nella mattinata odierna Anas e Veneto Strade tenteranno di mettere in sicurezza il tratto di strada interessato dalla slavina sganciatasi a Soffranco. Ma sono diverse le frazioni rimaste isolate anche in Agordino e Centro Cadore.
La prefettura di Belluno ha attivato formalmente alle 6 di ieri mattina il Centro di coordinamento soccorsi (ma l’operatività era già partita alle 4), dislocato nella sede provinciale del Corpo Forestale e composto dai vertici di questura, prefettura, carabinieri, Guardia di finanza, Protezione civile, vigili del fuoco, Soccorso alpino, Corpo forestale, Veneto Strade e Anas. Contestualmente sono stati istituiti anche tre Centri operativi misti (per un miglior filtraggio delle richieste provenienti dai territori più colpiti dall’emergenza) a Cencenighe, Borca e Santo Stefano. Elevato a codice rosso il Piano Neve provinciale, con l’attivazione nelle aree più critiche di presidi stradali da parte delle forze dell’ordine.
Invia foto e segnalazioni a belluno@corrierealpi.it
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi