Museo all’aperto per trasfigurare le gesta del “Grillo”
Il più applaudito a Santo Stefano? Naturalmente “il grillo”, Maurilio De Zolt, non fosse altro perché giocava in casa. Ed il battimani è scattato veramente fragoroso quando Arrigo De Martin anima della casa museo Algudnei di Dosoledo ha annunciato che presto compariranno delle installazioni sulla vita e le imprese sportive di Maurilio, tra Presenaio e Campolongo, lungo l'itinerario che l'atleta compiva quotidianamente per allenarsi. «Mi fa piacere quest'iniziativa»m ha confessato De Zolt, il primo a sorprendersi della notizia data nel corso della mattinata del premio, «perché così tutti potranno riconoscere i sacrifici che mi sono costate queste vittorie. Lo considero un omaggio anche ai miei tifosi, ancora numerosi». La giornata di ieri è stata preceduta, la sera di venerdì, da un incontro pubblico con Giorgio Redaelli, il grande alpinista che ha commosso tutti per quelli occhi, filmati da un documentario, con cui scalava le sue direttissime sul Civetta qualche ore prima di cimentarsi direttamente con l'impresa. (fdm)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi