Museo della bici chiuso in piena estate

Cesio, non sono state rispettate le norme antincendio. Balen: «I termini sono scaduti e vanno fatti gli adeguamenti»

CESIOMAGGIORE. Chiuso al pubblico da oltre un mese, il museo storico della bicicletta ha dovuto fare i conti con la progettazione che, per quanto giovane, non ha considerato la normativa antincendio. Così la ditta è all'opera per ricavare le vie di fuga, previste dalla legge, creando due varchi, fra la sala del teatrino e la porta antincendio, la camera di protezione e la messa in sicurezza dell'ascensore nel caso in cui si verificasse un evento a rischio dell'incolumità di persone e visitatori. Il museo, non adeguato ai fini della normativa, è andato in deroga fin quando non si è riusciti a procrastinare oltre.

Lo ammette, il sindaco Michele Balen. «Ci sono scaduti i termini e abbiamo dovuto inserire come indifferibile l'intervento di messa in sicurezza dell'edificio adibito a museo storico della bicicletta che allora, dieci anni fa, era stato imprudentemente realizzato senza le necessarie vie di fuga. Ma siamo già a buon punto, nel senso che i lavori si sono completati. Resta il problema dell'allestimento, o del riallestimento, a cura dell'associazione Fenice che si occupa di promozione e di organizzazione degli eventi correlati, oltre che dell'apertura del sito ai visitatori e alle scolaresche. Un impegno non da poco, quello di rimettere al loro posto i pezzi storici che nel frattempo, per l'intera durata dei lavori, sono stati portati nei locali delle scuole medie. Il grosso dell'intervento, al di là dell'investimento che ha dovuto sostenere l'amministrazione comunale per adeguare la struttura alla normativa e dell'apertura delle vie di fuga previste, è stato infatti quello di smontare i reperti, di catalogarli e di trasferirli in un luogo sicuro. Il tutto con la massima delicatezza. E adesso, quando si porrà il passaggio dell'allestimento, l'impegno sarà il medesimo. Nell'occasione saranno anche inseriti, come valore aggiunto per il sito museale, anche degli apparecchi multimediali per arricchire la dotazione e rendere la visione di questa pregiata collezione più completa».

Sulla riapertura al pubblico non ci sono certezze nell'immediato. Ma non c'era altro da fare che mettere in sicurezza dagli incendi un museo che non è al piano terra. Ma nel sottotetto di un edificio datato.

Laura Milano

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