Museo e Pat fanno discutere
AGORDO. È un bilancio da oltre cinque miloni di euro quello approvato lunedì in consiglio comunale: la previsione delle spese correnti (3.279.624,46 euro) è superiore a quella del 2015 (3.293.542,13 euro).
Le principali risorse comunali per il 2016 sono queste: l'Imu frutterà 1.198.300 euro, l'addizionale Irpef 560 mila euro, i fondi di solidarietà comunale 173 mila euro, infine da altri trasferimenti statali arriveranno 35.800 euro, per un totale di 1.967.100 euro. A preoccupare è però l'andamento storico di tali risorse, arrivate al punto più basso a partire dal 2012. «Nel 2014 erano aumentate rispetto al 2013», spiega Da Roit, «per l'introduzione della Tasi. Nel 2015 l'introito si incrementa per l'Imu sulle centrali idroelettriche. La riduzione dal 2015 al 2016 è dovuta a minore previsione di addizionale Irpef per 80 mila euro, a una minore previsione sull'Imu sulle centrali idroelettriche (-30 mila euro) e a minori accertamenti Imu (46 mila euro)». Da Roit ricorda che la Tasi è stata eliminata con la legge di stabilità e che il gettito del 2015 viene compensato con la riduzione della quota Imu dovuta allo Stato quale compartecipazione al fondo solidarietà comunale. «Il nostro Comune» aggiunge il sindaco, «non ha mai introdotto la Tasi per le altre unità immobiliari diverse dalla prima casa e di conseguenza si azzera l'introito Tasi». Le aliquote Imu, le tariffe della Tari e le altre tariffe dei servizi comunali rimarranno uguali a quelle del 2015.
Infine, ragionando sulla questione del vincolo di bilancio, Da Roit spiega che «per il 2016 il pareggio corrente garantisce un margine di manovra di 288.426,56 euro a cui va sommato il fondo pluriennale vincolato in conto capitale per 324.585,92 euro e le altre entrate in conto capitale per 350.034,33 euro per un margine complessivo di 963.046,81 euro». «Al momento nel bilancio di previsione», conclude, «sono previste spese in conto capitale per 932.943,89 euro».
Dopo l'annuncio delle dimissioni del consigliere di Agordo Casa Comune, Claudio Sito, l'opposizione è stata svolta dal gruppo di ImmaginiAmo Agordo che, in particolar modo partendo dall'analisi del Dup (Documento unico programmatico), ha mosso degli appunti alla maggioranza. Cristina Bien, Roberto Chissalè e Giulio Favretti hanno chiesto lumi sull'iter per la redazione del Pat. «Sono stati spesi 7 mila euro per la prima fase che non ha portato praticamente a nulla», dice Bien, «ora ne vengono impegnati altri 35 mila per la seconda fase. Vorremmo ragionarci su».
La minoranza ha posto pure la questione della realizzazione del museo di storia mineraria all'ex Follador di via 5 maggio. Come noto, rispetto al progetto preliminare i costi sono aumentati notevolmente per cui è necessario trovare risorse nuove. «Con un possibile contributo della Fondazione Cariverona pari a 150 mila euro», dice il sindaco Da Roit, «e con altri fondi in parte di bilancio e in parte da mutuo arriviamo attorno ai 500 mila euro che, sommati ai 700 mila già disponibili, ci porta a un milione e 200 mila. Ipotizzando dei ribassi d'asta non arriveremmo lontani dal milione e 700 mila euro previsto. Nostra intenzione è di sfruttare anche il primo piano dell'edificio e non solo il piano terra perché c'è tanta roba da sfruttare e da mettere in mostra. Vogliamo venga fuori una struttura dignitosa, funzionale e completa».
Quindici mila euro sono stati stanziati per un parcheggio a Farenzena. La giunta sta pensando di sfruttare anche la piazzola ecologica che andrebbe "in pensione" col nuovo sistema di raccolta porta a porta. La minoranza chiede però di valutare bene come impiegare i soldi e di risolvere il problema.
Gianni Santomaso
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