Museo Fulcis, rinviata la visita di Franceschini
BELLUNO. Il ministro dà forfait: Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, non sarà mercoledì a Belluno per visitare il Museo Fulcis. L'appuntamento, fa sapere il Comune, è stata spostato a data da destinarsi per «sopraggiunti impegni istituzionali». Un rinvio che non offusca la soddisfazione degli amministratori per questi primi giorni di apertura del museo.
In un fine settimana il Museo Fulcis ha fatto gli stessi ingressi che faceva, in un anno, il vecchio museo. Da giovedì sera a domenica (compresa) hanno visitato le collezioni 4500 persone.
Un boom di presenze che rende l’amministrazione orgogliosa: «La gratuità dell’ingresso ha aiutato, ma penso ci fosse comunque molta curiosità da parte dei bellunesi e non solo», spiega l’assessore alla cultura Claudia Alpago Novello. Il lunedì il Fulcis è chiuso al pubblico e ieri si è approfittato per fare un servizio con la Rai e per far visitare gli spazi agli operatori che si occuperanno dei laboratori didattici.
«Molte persone sono tornate più volte, spesso portando amici e parenti», continua la Alpago Novello. «In questo fine settimana abbiamo visto al Museo qualche straniero, persone da tutto il Bellunese ma anche da altre province del Veneto e dell’Emilia Romagna. Abbiamo scelto di far entrare le persone gratis per far affezionare la città al Museo. Molti, per esempio, hanno già chiesto come possono fare la Fulcis friends card e altri si faranno promotori delle sue ricchezze».
Chi ha visitato il Fulcis, inoltre, ha segnalato alcune criticità: i gradini della scala in legno sono poco visibili, specie scendendo, mancano delle sedute per riposarsi ed è necessario segnalare il percorso di visita perché il Fulcis era una casa e molte volte è necessario tornare sui propri passi per ammirare tutte le stanze.
«Ci attrezzeremo per sistemare tutto», assicura la Alpago Novello. Unica nota stonata del primo week end di apertura il fatto che domenica molti bar e negozi del centro fossero chiusi. «L’efficacia del museo sul territorio possiamo garantirla noi come amministrazione, ma è necessario si impegnino anche i soggetti che vivono in città», chiude l’assessore.
«Serve un lavoro di squadra per fare in modo che la nostra città appaia accogliente, com’è. Quella del Fulcis è una sfida di tutti, non solo del Comune». L’amministrazione ricontatterà le associazioni di categoria per spingere in questa direzione. «Al turista interessano molte cose, fra cui mangiare in centro e magari fare qualche acquisto. Anche la domenica, giornata in cui i turisti si muovono», aggiunge il sindaco. «Negargli questa possibilità è un autogol. Noi non possiamo obbligare nessuno a tenere aperta un’attività, ma per fare un salto di qualità sotto il profilo dell’offerta dobbiamo progredire, come mentalità».
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