Musica e fiori per l’ultimo saluto a “Bortolìn”
CORTINA. È stato portato a spalla in basilica dai suoi “Scoiattoli” per l’estremo saluto Bortolo Pompanin “Bortolìn”, l’ultimo dei dieci ragazzi, tutti tra i 15 e i 20 anni, che in quel lontano primo luglio del 1939 fondarono la “Società rocciatori e sciatori gli Scoiattoli”, il famoso gruppo di alpinisti non professionisti che per primi decisero di scalare le montagne senza l’aiuto di una guida e che con le loro imprese sono entrati nella storia dell’alpinismo mondiale.
Si è svolto ieri pomeriggio il funerale in basilica minore, davanti ad una nutrita folla di persone di varia rappresentanza. Oltre ai membri del gruppo di rocciatori dal maglione rosso, ha voluto dare l’ultimo saluto in musica a “Bortolìn” il Corpo musicale di Cortina, di cui lo scomparso è stato membro per molti anni. “Bortolìn” infatti era conosciuto non solo per le sue doti di forte arrampicatore, ma anche per essere stato un allegro e attivo musicante: dopo aver lasciato il Corpo musicale, aveva continuato a suonare la chitarra assieme ad alcuni amici, intrattenendo la gente con allegri brani e con la sua grande voce durante feste ed eventi paesani o semplicemente gli amici dopo un’arrampicata o un’escursione.. Il colore rosso era ieri dominante al corteo funebre, il colore del maglione del gruppo Scoiattoli, ma anche quello dei maestri della Scuola sci Cortina e dei membri del Soccorso Alpino, di cui “Bortolìn” aveva fatto parte.
Ma c’era anche il verde dei rappresentanti del gruppo Ana, che hanno voluto leggere, alla fine della cerimonia funebre, la “preghiera dell’Alpino”. Commovente in cimitero il ricordo del nipote, figlio di Roberto Pompanin, pilota dell’Alitalia, che ha ricordato il nonno come il «mio eroe quando era bambino, il suo maestro di sci, la sua guida, il suo nonno che tanto gli ha insegnato. Sono sicuro che tu non vorresti che la gente fosse qui rattristata per un “vecchio come me”», ha detto il nipote, «ma allo stesso tempo saresti contento di vedere tutti i tuoi amici Scoiattoli, il Corpo musicale e tutti coloro che ti vogliono bene, qui riuniti assieme a te». —
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