Musica, la protesta corre su Facebook
BELLUNO. “No all’ordinanza Prade”, “No alla fine della musica in centro”, “Sì alla musica, sì alle feste in piazza, bellunesi uniamoci”, “Dont’stop the music - Crociata contro la musica, diciamo no”. Corre su Facebook la protesta contro la decisione del sindaco Prade di vietare la musica dal vivo dopo le 24 nei locali pubblici del capoluogo.
Due gruppi si sono già dati appuntamento per domani sera in centro a Belluno per protestare contro una decisione ritenuta ingiusta.
Il concerto silenzioso
La prima manifestazione è prevista in piazza Duomo, con il “concerto silenzioso” pensato da Filippo, un ragazzo pontalpino che studia a Trento: «Mercoledì sera, prima di andare a dormire, ho fatto un giro su Facebook e ho visto le proteste contro l’ordinanza del sindaco. Subito mi sono associato e ho pensato a un modo per far sentire la voce di noi ragazzi: nonostante il nostro peso politico sia minore rispetto alle famiglie che abitano in centro, anche noi abbiamo il sacrosanto diritto a divertirci».
Ecco così nata l’idea del “concerto silenzioso”: »Ci presenteremo in piazza Duomo con uno strumento musicale privato di una sua componente, in modo che non possa suonare, altri arriveranno col bavaglio, altri ancora con una cuffia da dj. Una protesta silenziosa per lanciare un messaggio: il sindaco non può pensare di uccidere il divertimento in un territorio come il nostro, dove è già difficile organizzare eventi di una certa risonanza. Se qualcuno vigilasse un po’ di più, punendo chi sgarra, questa ordinanza non sarebbe servita».
La protesta rumorosa
Trentatré le adesioni alla manifestazione di Filippo, ben 210 quelle alla protesta rumorosa in piazza dei Martiri, organizzata da un anonimo bellunese: «Dalle 21.30», recita l’invito, «tutti in piazza, ci troviamo davanti alle casette del brulè per un’esibizione live di artisti e gruppi in acustica. Poi, finito il brulè ci avvieremo a piedi al bar Sirena e infine al Kilkenny».
Gli indignati si muovono
Ma le forme di protesta dei giovani “indignati” non si fermano a queste due manifestazioni. Stasera, nei locali del Blitz in via Mezzaterra, è in progamma una riunione: «Discuteremo dell’ordinanza anti-musica», dice Lorenzo Bogo, «ma non chiedetmi cosa faremo, visto che noi abbiamo soltanto messo a disposizione i nostri locali. Una cosa è comunque certa: i giovani bellunesi non accetteranno passivamente queste ingiuste delimitazioni».
Lunedì, infine, un altro ritrovo, al Kilkenny di via Feltre. Questa volta è dj Bisso a chiamare a raccolta, artisti, disc-jockey e gestori di esercizi pubblici: «Dovrebbe esserci anche un rappresentante dell’Ascom», dice Gianluca Bissoli, «discuteremo della questione per capire le problematiche di musicisti ed esercenti. Poi andremo a bussare alla porta del sindaco».
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