Musica nei bar, dieci domande di deroga
BELLUNO
Musica fino all'una, fino alla fine di gennaio, per i locali che hanno chiesto al sindaco una deroga all'ordinanza anti rumore. Sono dieci le domande giunte sul tavolo di Prade negli ultimi giorni, e alcune sono già state valutate con esiti positivi (altri gestori sono invece in attesa di sapere se potranno allungare un po' l'orario degli spettacoli).
C'era chi chiedeva una deroga per una sola serata, chi per due, altri si sono spinti un po' più in là arrivando a chiedere di prolungare l'orario dell'intrattenimento all'interno dei locali fino alla fine di giugno.
La maggior parte dei baristi ha puntato sull'una come limite massimo, gli altri sull'una e mezza. La scelta del sindaco è stata orientata al dare loro fiducia, ma senza esagerare.
Per questo ha scelto di concedere la deroga all'orario (che sull'ordinanza fissa in mezzanotte il momento dello spegnimento della musica) solo per un mese, fino alla fine di gennaio. Sul finire dell'anno passa dunque una linea morbida da parte di Palazzo Rosso, ma ai gestori il sindaco chiede «rispetto e senso di responsabilità. I bar devono fare i bar, non trasformarsi in sale da ballo. Va bene la musica fino all'una, ma gli intrattenimenti musicali siano limitati a piccoli concertini».
A fronte dell'apertura, il Comune annuncia l'intensificarsi dei controlli per cogliere sul fatto chi sgarra. Nel mucchio delle richieste ci sono un paio di locali che hanno ottenuto una deroga fino alle 2 per alcune serate: si tratta dell'Excalibur, che ha un sistema di insonorizzazione di grande qualità, e di un'attività sul Nevegal (in questo caso è stata valutata la distanza dalle abitazioni). «Solo un locale ha chiesto di spostare l'intrattenimento all'esterno», spiega Prade, che ha negato l'autorizzazione perché l'ordinanza vieta che i concerti si svolgano all'aperto, tranne in alcune serate particolari (giovedì di sera per esempio). Nessun problema, invece, per la notte di san Silvestro: l'ordinanza lascia margine di manovra ai gestori, consentendo musica (all'interno) fino alle 6 del mattino.
A creare disagio ai residenti, però, oltre alla musica sono gli schiamazzi degli avventori dei locali. Se poi questi hanno alzato un po' il gomito diventa difficile anche per i gestori tenerli a freno. «Loro devono vigilare solo nelle immediate vicinanze del locale», precisa il comandante della polizia locale Gustavo Dalla Ca'. «Ma spesso succede che i ragazzi arrivino al bar con gli alcolici in borsa, o in macchina, e che li bevano nelle strade vicine». Ai gestori non si può chiedere di diventare dei segugi: devono lavorare, e non è loro compito andare alla ricerca di chi beve una birra o una vodka per strada.
Alessia Forzin
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