Musica nei locali, pronto il nuovo regolamento

Venticinque volte durante l’anno si potrà suonare all’esterno, di regola stop alle 23, alla mezzanotte nei grandi eventi
Prima delle tre serate dei Giovedì in piazza organizzati dal consorzio centro storico e dal comune di Belluno. Lo spettacolo in piazza delle Erbe - Sotto e a sinistra lo show di cabaret del comico Pucci che ha animato il primo appuntamento con i Giovedi' di sera Tanti gli spettatori che si sono trasferiti al centro diocesano per assistere allo show
Prima delle tre serate dei Giovedì in piazza organizzati dal consorzio centro storico e dal comune di Belluno. Lo spettacolo in piazza delle Erbe - Sotto e a sinistra lo show di cabaret del comico Pucci che ha animato il primo appuntamento con i Giovedi' di sera Tanti gli spettatori che si sono trasferiti al centro diocesano per assistere allo show

BELLUNO. Sì alla musica all'esterno dei locali, venticinque volte all'anno. Il Comune ha definito il nuovo regolamento per l'intrattenimento musicale, che nasce sulla base della sperimentazione estiva e che entrerà in vigore il 7 gennaio.

La musica (live o con dj) all'esterno dei bar sarà consentita venticinque volte all'anno e per farla bisognerà inviare una richiesta al Comune due settimane prima dell'evento. I gruppi dovranno smettere di suonare alle 23, mezzanotte in occasione dei cosiddetti “grandi eventi”, le 2 la notte di Capodanno.

All'interno, invece, si potrà suonare sempre, fino a mezzanotte. I proprietari dei locali sono chiamati a pulire gli spazi esterni in un raggio di 150 metri e a far sfollare i clienti per evitare che gli schiamazzi disturbino i residenti. Il regolamento supererà l'ordinanza Prade, che disciplina l'intrattenimento in città dopo la fine della sperimentazione estiva.

«Siamo pronti», spiega l'assessore Valerio Tabacchi. «L'ordinanza Massaro ricalcherà quella che il sindaco aveva già firmato in estate: i locali avranno venticinque deroghe a testa per fare musica all'esterno delle attività. Dovranno chiedere l'autorizzazione in Comune, due settimane prima della serata. Se l'evento dovesse saltare per qualche problema, la richiesta fatta non conterà e non sarà scalata dal totale di deroghe a disposizione. Durante le serate all'aperto, la musica dovrà cessare alle 23». Anche per gli spettacoli all'interno dei locali sono possibili deroghe, che estenderanno il limite orario all'1. Vale però il principio che il Comune disciplina solo gli orari dell'intrattenimento: «Il volume è normato da una legge nazionale, sulla quale non incide questo regolamento», precisa Tabacchi.

«E c'è una legge che traccia il confine tra bar e locale di pubblico spettacolo. Queste normative vanno rispettate sempre, al di là di ogni regolamento». Le regole, dunque, sono chiare e chi non le rispetta non la passerà liscia: «La sperimentazione estiva aveva funzionato, tant'è che abbiamo sospeso solo due locali», continua Tabacchi. «Quando la nuova ordinanza sarà in vigore, non smetteremo di fare i controlli, perché pensiamo che chi, con la sua condotta, trasgredisce le regole e scredita l'intera categoria, debba essere punito». Se a sbagliare è un locale, insomma, non devono pagare tutti perché c'è chi le regole le rispetta sempre. I primi giorni di gennaio il Comune incontrerà i residenti, mentre l'Ascom si occuperà di spiegare il regolamento agli esercenti: «Mi auguro partecipino tutti», conclude Tabacchi. «Questo regolamento rappresenta un giusto compromesso tra il diritto al riposo dei residenti e il diritto al lavoro dei gestori dei locali. Ora però serve la buona volontà, da parte di tutti, per applicarlo».

 

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