Musica rock e velocità, i tosatori della Nuova Zelanda arrivano a Soverzene

Ethan Pankhurst e Jared Mackintosh al lavoro sui capi della famiglia Ferrai: hanno lavorato con altri due colleghi

Un minuto per tosare una pecora, il record dei neozelandesi a Belluno

SOVERZENE. Musica rock a tutto volume e macchinette elettriche alla mano, arrivano dalla Nuova Zelanda due dei quattro esperti tosatori di pecore che ieri mattina sono stati all’opera a Soverzene, lungo il Piave, vicino alla zona degli impianti sportivi. Un lavoro impegnativo, che richiede maestria, precisione e professionalità.

Perché tosare una pecora è semplice solo in apparenza. Lo sanno bene Ethan Pankhurst e Jared Mackintosh che, insieme ai cugini Domenico e Gianmarco Scocozza, sono stati ingaggiati dal pastore Silvano Ferrai e dalla moglie Mariarosa Della Libera, impegnati in questi mesi, insieme alla giovane figlia Giulia, nella transumanza primaverile. Una migrazione che vede protagonisti un migliaio di capi, tra pecore di razza biellese e capre, in viaggio dalla pianura trevigiana al Cansiglio, per poi giungere al Piave e, infine, al Passo Giau.

Ieri mattina un “appuntamento” importante, quello della tosatura, «che un tempo facevamo due volte all’anno, ora invece solo una, solitamente sempre nello stesso periodo, tra fine aprile e inizio maggio», spiegano i pastori della frazione di Spert, a Farra d’Alpago. «Ci affidiamo ovviamente a mani esperte».



Ethan, 26 anni, arriva da Mortlake, nello stato di Victoria. Il trentenne Jared, detto “Scooby”, è originario di Tauranga. Domenico e Gianmarco provengono invece dalla Basilicata. Ad accomunarli è una vita nomade, come quella dei pastori. E una grande passione, coltivata sin da quando erano bambini.

«Per diventare tosatori si devono seguire dei corsi specifici», tengono a precisare. «Un mestiere complesso, per cui ci vogliono tanta pratica e inclinazione». Ethan e Jared passano gran parte dell’anno in Italia, seguendo le greggi. In estate tornano in Nuova Zelanda, dove nel 2012 la tosatura è stata persino proposta come sport olimpico. E dove questa delicata professione viene svolta non in luoghi aperti, come in Italia, ma in spazi chiusi, anche otto ore al giorno.

Sembrerà strano che a provvedere alla tosatura arrivino uomini dagli angoli più lontani del mondo. Ma due motivi ci sono: il costo e la velocità. Per tosare una pecora ci impiegano circa un minuto, al massimo un minuto e mezzo. E nel giro di qualche ora i pastori possono tornare alla loro attività. Come è successo ieri a Soverzene: i maestri tosatori, arrivati a bordo di attrezzatissimi furgoni, si sono messi al lavoro alle 8 del mattino.

Per prima cosa hanno preparato un recinto con quattro postazioni, complete di pedane e supporti per le macchinette elettriche. Pecore e capre sono entrate un centinaio alla volta. Il ritmo, oltre che dal belare degli animali, è stato cadenzato da musica rock e metal. Mani abili ed esperte hanno completato la tosatura in men che non si dica. Il lavoro è pesante e mette a dura prova il fisico, soprattutto la schiena.



Ma la macchina operativa ha funzionato alla perfezione: Ferrai e la moglie hanno provveduto a vaccinare le pecore una ad una, mano a mano che si alzavano dopo essere state tosate. La figlia Giulia e altri aiutanti hanno raccolto il manto lanoso, riponendolo in appositi sacchi.

«Finita la tosatura ci mettiamo al lavoro per imballare il vello, che si rende poi adatto a diversi utilizzi», fa presente la signora Mariarosa. «Lo consegniamo a una persona che ha tutti i contatti utili».

La transumanza, intanto, continua: a fine maggio i pastori di Spert si dirigeranno verso Mezzo Canale, in Val di Zoldo, dove 300 capi saranno avviati in malga. Con gli altri 700 animali i pastori si sposteranno a Selva di Cadore e da agosto faranno tappa al Passo Giau. A settembre scenderanno in Nevegàl, per poi andare verso il Fadalto e passare a Vittorio Veneto, San Fior, Cordignano.

Il loro viaggio sarà forse raccontato in un libro: Stefano Mazzola, fotografo di Venezia accompagnato dal figlio Alessandro, sta seguendo la migrazione del gregge dei Ferrai. «L’intenzione è realizzare una pubblicazione, molto probabilmente in autunno», anticipa Mazzola. Anche la signora Mariarosa ha un sogno: «Abbiamo acquistato un terreno a Spert. Il mio obiettivo è aprire un’attività di tipo agrituristico, con produzione e vendita di prodotti da allevamento di ovini. Se tutto andrà come previsto inizieremo i lavori tra ottobre e novembre».

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