Narcisi danneggiati, Malga Garda si difende
LENTIAI. È stato fatto tutto il possibile. I gestori di Malga Garda hanno delle precisazioni da fare in merito alle rimostranze del Gruppo Natura, che si erano fatti sentire a inizio settimana dopo la scoperta di un gregge che aveva, secondo le loro valutazioni, distrutto gran parte della fioritura nella zona che conduce alla malga. Le preoccupazioni si concentravano soprattutto sui narcisi presenti in zona, vera e propria attrazione turistica, per i quali il pascolo di ovini non sarebbe l’ideale. A quel punto è partito un appello alla Regione perché, se è vero che si trattava di un gregge regolarmente autorizzato e in transito su terreni demaniali, per il Gruppo Natura servirebbero regole più rigide.
Non si è fatta attendere la replica di chi gestisce Malga Garda e le zone circostanti. «Per prima cosa volevamo solo far presente che, al di fuori dei pascoli demaniali, le pecore non sono andate. Anzi, per cercare di non rovinare le floricolture, non c’è stato il passaggio neppure sui terreni di confine, sempre demaniali. Di fatto, Col Artent e Col Moscher sono rimasti fuori dal transito del gregge. E va anche detto che il pastore si è sobbarcato una “tirata” di 12 chilometri, proprio per evitare di danneggiare la flora della zona».
Un posto dove vi erano alcuni narcisi è stato sì attraversato dalle pecore, ma per un motivo ben preciso. «Quel giorno il tempo era inclemente. Con nebbia, vento, pioggia non si potevano condurre gli animali negli acclivi limitrofi al bosco, loro vera meta, raggiunta nei giorni successivi. Il pastore è stato costretto a fermarsi in quella zona, che però è anch’essa demaniale».
Nessuna polemica nelle parole dei gestori, solo spiegazioni e un po’ di rammarico per essere passati dalla parte di chi non fa tutto il possibile per tutelare lo splendido paesaggio circostante. «Il passaggio delle greggi viene autorizzato proprio perché sono l’unico modo per evitare che i boschi continuino a mangiare superficie di terreno. È un aspetto ambientale importante, al pari della salvaguardia del narciso. Così come va detto che non è vero che per forza devono passare prima i bovini e poi gli ovini. Anzi, quando saliranno le mucche troveranno un terreno molto fertile dove ora transitano le pecore».
Gianluca Da Poian
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