Nasce «Nuovo» il network del Pdl Alla ribalta i giovani

Presentato il manifesto «Basta» che contiene il decalogo del futuro uomo politico. Nel gruppo c’è anche Gamba

BELLUNO. Si chiama «Nuovo» il network nato ufficialmente ieri a Belluno e costituito dai giovani del Pdl, quelli rimasti esclusi dalle elezioni degli organi dirigenti del partito nell’ultimo congresso e capitanati da Alessio De Mitri, montebellunese consigliere provinciale a Treviso.

È un gruppo di giovani o quasi che si pone l’obiettivo di «“svecchiare” questo modo di fare politica e rivelatosi fallimentare per tornare tra la gente, dando risposte ai problemi dei cittadini».

«Non cerchiamo posti al sole, ma ci accomuna la volontà di trasmettere l’impegno civile», dice Luciano Roccon, ex coordinatore provinciale dei giovani pidiellini che insieme con Jgor Paoletti consigliere comunale di Santa Giustina e l’ex assessore bellunese Paolo Gamba costituiscono le zoccolo duro di questo network.

«Non abbiamo voluto partecipare nè alla passata campagna elettorale nè abbiamo presentato delle liste perché vogliamo dire “basta” al vecchio modo di fare politica», dicono.

«Abbiamo sofferto in campagna elettorale per il marchio che ci è stato affibbiato per le note vicende del partito, e in cui facciamo fatica a riconoscerci», precisa De Mitri. «L’unica verità è il consenso, dobbiamo tornare tra la gente e confrontarci con lei. Ecco perché abbiamo costituito questa rete di persone che condividono delle iniziative e vogliono cambiare il territorio. Il nostro network è fatto di facce nuove, pulite, giovani, che non si rassegnano all’incapacità dimostrata dai nostri politici. Vogliamo recuperare la moralità della politica».

Gli obiettivi di “Nuovo” sono raccolti nel manifestato denominato “Basta”, formato da una decina di punti. «Vogliamo creare un terremoto, che i nostri punti vengano presi in esame dal partito nella prossima campagna elettorale politica del 2013 e che vengano introdotti nel programma, altrimenti siamo pronti a staccarci dal Popolo della Libertà per creare un nuovo movimento», ha precisato De Mitri.

Nel decalogo si dice «basta ai privilegi: per cui chiediamo l’abolizione della legge sui rimborsi elettorali e sui vitalizi, chiediamo una nuova legge elettorale che reintroduca le preferenze, e una riforma dell’assetto istituzionale dello Stato. Basta anche con le pensioni d’oro, chiediamo l’avvio di prestiti d’onore per i giovani e la deroga al patto di stabilità per i comuni virtuosi. Inoltre, per noi la raccolta del risparmio deve essere autorizzata solo alle banche commerciali per investimenti di sviluppo territoriale e chiediamo che lo stato riduca le tasse sul lavoro, sulle imprese e sull’energia».

«Mi aspetto un cambiamento», precisa anche Jgor Paoletti, 30 anni imprenditore. «Faccio parte della Giovane Italia e mi aspetto che il partito dia spazio a noi giovani. Dobbiamo creare i presupposti perché un giovane possa crearsi una famiglia, possa avere un lavoro».

«Io sono qui per mettere a servizio dei giovani la mia esperienza come amministratore», ha detto anche Gamba. «L’idea è buona e chiediamo che chi è alle nostre spalle contribuisca a dare credibilità e spinta al network. La gente ha bisogno di persone credibili, trasparenti. Questi dieci punti saranno portati a Roma perché diventino legge».

Il gruppo che ieri è stato presentato ufficialmente a Belluno, a livello regionale è nato circa tre settimane fa e nei vari territori ha preso poi delle denominazioni diverse. Ma il concetto è lo stesso: le varie anime del Pdl cercano un riconoscimento, se non lo trovano sono pronte a staccarsi e andare da sole. (p.d.a.)

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