Nasce una struttura ricettiva nell’ex stazione della ferrovia di Tai
Federico Fabris e Cecilia Rosati scommettono sulle potenzialità della ciclabile: «Ora chi transita avrà un punto dove rifocillarsi e passare magari la notte»
Con un colpo di fischetto del nuovo “capostazione”, Federico Fabris, la struttura ricavata dalla ex stazione di Tai della “ferrovia delle Dolomiti” (e battezzata non a caso “La nuova stazione”) ieri ha ripreso a vivere. Alla presenza, tra gli altri, dell’onorevole Luca De Carlo e dell’assessore al Bilancio di Pieve, Plinio Bridda, don Pierluigi Larese ha impartita la benedizione. Quindi l’apertura dei locali e l’accesso al buffet. Emozionatissimi i due titolari, Federico Fabris e Cecilia Rosati, che hanno accolto gli ospiti col sorriso in volto.
Cosa vi ha convinti ad acquistare questa struttura in Cadore e a recuperarla?
«Oltre ad essere legato a questo territorio», ha affermato Fabris, «sono convinto delle grandi opportunità che già oggi offre e che nel futuro saranno ancora migliori. Crediamo nel territorio e per questo la nostra idea è stata quella di trasformare la ex stazione in una struttura ricettiva per farla diventare un accogliente luogo di sosta e di pernottamento per chiunque transiti sulla pista ciclabile o utilizzi i servizi del vicino stadio polifunzionale. Come vedete, “La nuova stazione” è posta proprio a livello della pista ciclabile. Una struttura che, prima che arrivassimo noi, non offriva al ciclista in transito la possibilità di riposarsi e passare una notte. Ora questa possibilità esiste».
Avete rispettato lo stile originario nel recupero?
«La linea guida del progetto è stata quella di ripristinare in tutte le sue parti l’originarietà dell’immobile, sia per quanto riguarda i colori e sia per quanto concerne le parti lignee di serramenti originali, stipiti in cemento e scritte esterne. Il nostro obiettivo era di far diventare la ex stazioncina un punto di riferimento per i ciclisti che percorrono la pista ciclabile. Le vecchie latrine esterne sono diventate un chiosco per la distribuzione dei servizi di bar e dei gelati, anche per chi transita lungo la ciclabile, con apertura stagionale».
Ci sono servizi turistici?
«Non potevamo fare a meno di prevedere un tourist point, che è a disposizione di chi transita in zona».
Quando avete iniziato i lavori?
«Nella primavera 2018. L’investimento è stato di oltre 200mila euro, una parte dei quali sono stati messi a disposizione dal Gal Altobellunese, al quale invito a rivolgersi tutti coloro che volessero aprire delle attività analoghe».
«Per quanto ci riguarda», ha detto l’assessore Bridda a nome del Comune, «siamo felicissimo di questa inaugurazione e ai titolari auguriamo di poter lavorare tanto. Per il Comune è una grande giornata anche perché questa è la terza attività che inauguriamo in pochi giorni. Il primo giugno c’era stata l’apertura del nuovo supermercato A&O, sabato scorso del panificio di Sottocastello. Sono segni importanti per la nostra comunità, specialmente per i giovani che vedono aprirsi degli spiragli per un futuro migliore». –
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