Nastrini rosa e messaggi per sensibilizzare sul tema

BELLUNO. Anche gli studenti si interrogano sulla violenza di genere. In occasione dell'8 marzo la Rete degli studenti medi propone momenti di riflessioni in classe e di sensibilizzazione nelle piazze....

BELLUNO. Anche gli studenti si interrogano sulla violenza di genere. In occasione dell'8 marzo la Rete degli studenti medi propone momenti di riflessioni in classe e di sensibilizzazione nelle piazze.

Ieri pomeriggio i ragazzi stavano preparando alcuni braccialetti rosa, che distribuiranno oggi in città. Appesi ci sono alcuni bigliettini che raccontano, con poche parole e numeri precisi, quanto radicato sia il fenomeno in Italia e anche nel Bellunese. «Abbiamo raccolto alcuni dati consultando il sito dell'associazione BellunoDonna», racconta Stefano De Marzo, responsabile stampa della Rete degli studenti medi.

Ad esempio il fatto che il 10 per cento delle donne dice di aver subito violenza sessuale prima dei 16 anni, che nel 65 per cento dei casi i figli assistono ad episodi di violenza sulla madre e che nel 95 per cento dei casi la violenza non viene denunciata.

«Il 76 per cento delle violenze subite avviene per mano del partner o di un ex compagno e oltre il 70 per cento di chi maltratta la partner è rappresentato da uomini insospettabili», continua Stefano De Marzo.

Tutti questi messaggi saranno scritti su dei bigliettini che saranno appesi a dei nastrini rosa, a comporre un braccialetto che gli studenti distribuiranno ai loro compagni, la mattina a scuola, e ai bellunesi nel pomeriggio, per sensibilizzarli sul problema della violenza di genere.

«L'8 marzo viene preso da noi come spunto per richiamare l'attenzione su una questione sempre importante ed attuale», conclude De Marzo. «Come studenti spingeremo i nostri coetanei al confronto. Divulgheremo dati locali sulle violenze domestiche e troveremo spunti di riflessione per discutere del tema». (a.f.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi