Nate in mezzo secolo 140 Famiglie in 27 stati
BELLUNO. Dal 1966 a oggi ben 140 “Famiglie” di bellunesi sparse in 27 paesi in tutto il mondo. Venti le “Famiglie” di ex emigranti attive in provincia.
Un mensile, “Bellunesi nel mondo”, che solo dopo sette mesi dalla sua nascita, mezzo secolo fa, aveva già una tiratura di 20 mila copie in 53 paesi.
Dal 1978 al 1988, 110 gli alloggi realizzati in provincia per gli emigranti rientrati, grazie alla Cooperativa emigranti bellunesi.
Sono solo alcuni dei numeri dei 50 anni di attività dell’Abm, a cui si aggiungono quelli della biblioteca dedicata a Dino Buzzati, inaugurata nel 2009 e che oggi conta quasi 4 mila volumi, e quelli del Mim (Museo interattivo delle migrazioni), che in tre anni ha totalizzato 12.346 visitatori.
Numeri ricordati da Oscar De Bona, attuale presidente, il quale non solo ha ripercorso le tappe fondamentali della storia dell’associazione, ma ha anche affrontato il tema delle sfide che si prospettano per il futuro: «L’Abm, ferma nei valori e negli ideali del passato che ne costituiscono la ragione d’essere, è anche attenta, aperta e partecipe ai rapidi mutamenti del presente e quindi pronta alle sfide del futuro, per continuare così ad essere quel ponte ideale e operativo tra le comunità di conterranei in tutto il mondo e la comunità provinciale di origine».
«Ma quali sono queste sfide?», si è chiesto De Bona. «Nel 2015, 1.700 bellunesi sono emigrati. La registrazione dell'Aire avviene in 5-6 mesi. Il voto degli italiani all'estero ha modalità obsolete. Nei libri di storia degli istituti scolastici sono presenti solo alcuni paragrafi in merito all'emigrazione italiana. I giovani emigranti non sono supportati come necessitano all'estero dalle autorità italiane. La memoria orale dei nostri emigranti deve essere preservata e portata alle nuove generazioni. Bisogna offrire ricerche anagrafiche ai nostri oriundi bellunesi e sviluppare un centro studi. Sfide che l’Abm affronterà insieme all’Unaie».
Proprio per l’Unione nazionale associazioni immigrati ed emigrati è intervenuto ieri il presidente, Franco Narducci. «La sfida di oggi è saper leggere la nuova emigrazione dei nostri concittadini che vanno all’estero», ha evidenziato, «e scorgere nuovi orizzonti per le politiche di integrazione di chi, invece, arriva nei nostri paesi».
Il ruolo dell’Abm è stato riconosciuto negli interventi di Maurizio Busatta, assessore del capoluogo, Daniela Larese Filon, presidente della Provincia, Giuseppe Andrich, vescovo emerito, Ivana Del Pizzol, vice presidente Camera di commercio. Proiettati anche i video con i messaggi di alcuni membri di “Bellunoradici.net”, che conta 783 membri da 58 paesi.
Il tesoriere Angelo Paganin ha relazionato sui bilanci: il 2015 si chiude con un avanzo di esercizio di 1.643 euro. Dopo il rinfresco, in cui non poteva mancare il gelato dei maestri zoldani, concerto con la Fisorchestra “Rossini”. (m.r.)
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