Navi, l’idea per risparmiare è bellunese

Alberto Balzan è tra gli inventori di Turbosail, un propulsore eolico capace di abbattere i consumi di carburante del 30%
Di Martina Reolon

BELLUNO. C’è anche un bellunese tra i finalisti della Green Challenge Competition, l’annuale competizione internazionale dedicata alle start-up sostenibili. Si tratta di Alberto Balzan, trentenne bellunese da diversi anni all’estero, che con Pierre-Yves Cousteau (figlio del noto esploratore e navigatore Jacques) e il brasiliano Renato Delgado, ha ideato Turbosail, sistema di propulsione eolica per nave.

Si tratta di un progetto che, insieme ad altri quattro, parteciperà oggi ad Amsterdam alla finale della prestigiosa competizione Gcc. Il vincitore si aggiudicherà un premio di 500 mila euro per realizzare il suo business plan sostenibile. Altri 200 mila andranno o solo al secondo classificato o al secondo e al terzo insieme. Il piano di cui Balzan è co-fondatore è stato scelto tra ben 324 proposte, provenienti da 57 paesi del mondo.

«Turbosail è composto da un ala rigida e un sistema di risucchio dell'aria che permette di trasformare l'energia del vento in spinta attraverso l'effetto Bernoulli (lo stesso che permette agli aerei di sollevarsi da terra, con la differenza che in questo caso l'ala è montata verticalmente e la spinta invece che essere verso l'alto è "in avanti")», spiega Alberto. «Turbosail ha dimostrato di raggiungere una riduzione media di consumo del carburante del 30% sulla nave prototipo Alcyone. L'industria del trasporto navale, spina dorsale dell'economia, in quanto il 90% del commercio internazionale avviene via nave, è in lotta per sopravvivere dato l'aumento del costo del carburante e la costruzione eccessiva di navi negli ultimi anni che hanno depresso i prezzi dei trasporti».

Turbosail permette, abbassando i consumi, di ridurre i costi per le compagnie navali e le emissioni di CO2 e di ossidi di zolfo (SO2). Basti pensare che le 16 navi più grandi al mondo inquinano come tutte le automobili e se il trasporto su nave fosse un paese sarebbe il sesto al mondo come inquinamento e si stima sia responsabile di 60 mila morti all’anno. «Turbosail, se installato su 100 navi», precisa Alberto, «permetterebbe di ridurre l'inquinamento pari a 190 milioni di automobili l'anno e, se installato su ogni nave, di salvare 8.400 vite l’anno».

Oggi si saprà se il progetto di Balzan, Cousteau e Delgado si classificherà tra i primi tre. A giudicarli una giuria internazionale che vanta nomi di tutto rispetto. «Turbosail ha in vinto in Francia una competizione come miglior sistema sostenibile», aggiunge Alberto, che a breve si trasferirà a Lussemburgo, dove andrà a lavorare per Amazon. A fine 2011, in Danimarca, era diventato General manager nella Maersk, compagnia leader mondiale nel trasporto e logistica container su navi. «Il progetto ha inoltre ottenuto la certificazione ambientale di Abs, una delle tre agenzie del settore più importanti al mondo».

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