Negozi aperti alla domenica, ora si può

PONTE NELLE ALPI. Apertura e chiusura dei negozi: si cambia. La giunta di Ponte ha deliberato di adottare il decreto nazionale sulle liberalizzazioni degli orari di vendita al dettaglio degli esercizi commerciali.
Nel recente decreto firmato dal sindaco Roger De Menech le attività potranno restare aperte dalle 7 alle 22. Dentro questi limiti l’esercente può comunque liberamente determinare l’orario di apertura e di chiusura.
«Con questo decreto applichiamo la legge nazionale, abbiamo condiviso con le associazioni di categoria 16 giornate di apertura in giorni festivi», spiega il vicesindaco di Ponte, Paolo Vendramini. L’obbligo della chiusura domenicale e festiva è infatti sospeso nelle seguenti giornate: domenica 6 e 13 maggio; domenica 10 giugno; domenica 8, 15, 22, 29 luglio; mercoledì 15 e domenica 5,12,19 agosto; domenica 9 settembre; domenica 14, 21 ottobre; domenica 25 novembre; dicembre aperto tutto il mese tranne il 25. La chiusura infrasettimanale è facoltativa in qualsiasi periodo dell’anno.
Gli esercizi di vicinato inoltre potranno essere autorizzati all’apertura dalle 6 alle 24, anche per periodi limitati, quando c’è un’effettiva esigenza da parte dell’utenza.
«Abbiamo lasciato libero il Comune di gestire la cosa in quanto non abbiamo particolari esigenze», commenta il delegato Ascom di Ponte, Franco Ardivel, «se togliamo Natale, Pasqua e la festa del patrono nel nostro territorio non ci sono molte altre situazioni su cui confrontarsi». La liberalizzazione degli orari, secondo l’Ascom e la consulta dei commercianti pontalpini con Katia Fontana, «sarà sicuramente meno problematica per i supermercati e la grande distribuzione che può contare su un certo numero di personale addetto alla vendite».
«Inoltre», aggiunge Ardivel, «in questo periodo di crisi non vediamo grossi incentivi derivanti dalle aperture festive».
Il decreto si applica a tutti gli esercizi di vendita al dettaglio ad eccezione di: le rivendite di generi di monopolio; i negozi interni ai campeggi, ai villaggi ed ai complessi turistici e alberghieri; quelli di vendita al dettaglio nelle aree di servizio lungo le autostrade, nelle stazioni ferroviarie; gli esercizi di vendita all’interno di sale cinematografiche; le rivendite di giornali; le gelaterie, le pasticcerie, le gastronomie, le rosticcerie; gli esercizi specializzati nella vendita di bevande, fiori, piante e articoli da giardinaggio, mobili, libri, dischi, opere d’arte, oggetti di antiquariato, stampe, cartoline, articoli da ricordo ed artigianato locale, nonché le stazioni di servizio autostradali.
La liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali disposta dal decreto “Salva Italia” è in ogni caso all’esame del Tar del Veneto che ha rinviato gli atti alla Corte Costituzionale.
In attesa della pronuncia del Tar, sottolinea l’amministrazine pontalpina, gli esercizi commerciali che terranno aperto anche nelle giornate festive e domenicali non saranno sanzionati.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi