Nel 2017 salirà la differenziata con il cambio dei cassonetti
BELLUNO. È destinata a crescere ancora la percentuale di raccolta differenziata nel capoluogo. Quest’anno Bellunum effettuerà alcuni investimenti, come la sostituzione dei cassonetti del secco che avranno calotte di ultima generazione, e le novità dovrebbero portare anche ad un miglioramento della percentuale dei rifiuti raccolti in maniera separata e avviati al recupero.
Bellunum ha predisposto la relazione del 2016, anno che si è chiuso con una differenziata stabile all’80,3% (come nel 2015). La previsione, per il 2017, è di salire all’81%. «I nuovi cassonetti del secco saranno installati a metà anno», spiega l’amministratore unico di Bellunum, Davide Lucicesare. Difficile, invece, che possa esserci un’ulteriore diminuzione delle tariffe dei rifiuti.
La bolletta è in calo da anni. L’anno scorso gli utenti hanno pagato il 24,5% in meno di quello che pagavano nel 2009. Nello stesso arco temporale l’indice Istat dei prezzi al consumo è cresciuto del 17,3%. «Ma siamo arrivati al limite, scendere più di così credo non sia possibile», continua Lucicesare. Del resto la tariffa che pagano i bellunesi è la più bassa di tutti i capoluoghi del Veneto: una famiglia di tre persone, che vive in un appartamento di 100 metri quadrati, paga annualmente 155,74 euro a Belluno. A Verona quella bolletta lievita a 183,76 euro, a Padova a 197,26 e a Vicenza a 198,26. Rovigo e Treviso viaggiano ben oltre i 200 euro (una famigliola trevigiana composta da mamma, papà e un figlio paga 281,58 euro/anno di rifiuti). A Venezia ogni anno si pagano 338,94 euro per le immondizie. Più del doppio di Belluno.
I dati raccolti da Bellunum valgono per le utenze domestiche, «ma a seguito di raffronti a campione sono rilevabili anche nelle tariffe per le utenze non domestiche», si legge nella relazione della società.
È probabile però che anche i bellunesi dovranno abituarsi alla tariffa puntuale, quella che prevede il pagamento in base al numero dei sacchetti di secco che vengono gettati nei cassonetti. «C’è un disegno di legge che lo prevede», continua Lucicesare. «Per Belluno non cambierà nulla perché abbiamo già un sistema per la misurazione puntuale dei conferimenti». Cioè le chiavette.
Basterà calcolare una media delle aperture delle calotte fatta dagli utenti per stabilire la tariffa da far pagare. Che non cambierà. «Se anche venisse introdotto per legge questo metodo, non vogliamo aumentare la tariffa», assicura Lucicesare. Insomma, se gli utenti continueranno a differenziare come hanno imparato a fare, non ci saranno brutte sorprese in bolletta. (a.f.)
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