Nel Bellunese torna l'incubo volpiStrage di pecore, si teme la rabbia
Rieccole, le volpi. Si sono ripresentate in Val Menera ed hanno sbranato 2 pecore e 2 agnelli. La strage, dunque, continua. A tutto danno dell’azienda agricola di Alex Gava. E c'è chi chiede di abbattere almeno una volpe per capire se ha la rabbia
TAMBRE
. Rieccole, le volpi. Nella notte tra sabato e domenica si sono ripresentate in Val Menera ed hanno sbranato 2 pecore e 2 agnelli. La strage, dunque, continua. A tutto danno dell’azienda agricola di Alex Gava, che poco distante da Pian Osteria conduce anche un agriturismo. Il giovane imprenditore agricolo ha perso, in un mese, la bellezza di sedici capi. Dopo la mattanza fra il 30 ed il 31 agosto, Gava e collaboratori avevano deciso di portare le pecore, di notte, all’interno della stalla. Sono circa 150.
Ovviamente nessuna volpe si è presentata. Ma sabato sera l’allevatore ha voluto ritentare l’avventura.
Fino all’una di notte lui stesso ha fatto la veglia intorno al gregge. Non appena si è coricato, le volpi si sono presentate, probabilmente in branco, ed hanno dato l’assalto a pecore ed agnelli.
Ieri mattina, quando si è accorto di quanto era accaduto, Gava ha chiamato la polizia provinciale ed il veterinario dell’ Usl. Ma le volpi, si sa, non si possono abbattere. La Val Menera è area di riserva, protetta dai vincoli europei. E’ per questo che Paolo Casagrande, sindacalista dell’Anpa, chiede ora alla polizia provinciale di fare uno strappo per motivi sanitari.
«Si abbatta almeno una volpe per vedere, come temiamo, se ha la rabbia. Non si spiega altrimenti questo comportamento così aggressivo».
Per Casagrande, l’eventuale scoperta della rabbia sull’altopiano del Cansiglio determinerebbe una situazione di grave pericolosità, anche per i numerosi turisti, fungaioli in particolare, che frequentano la foresta. Ma la famiglia Gava è doppiamente sfortunata. Oltre ad aver perso pecore ed agnelli, non può contare su nessun risarcimento, perché il territorio in cui è insediata è demanio regionale e l’Ente Veneto Agricoltura non ha messo in conto risarcimenti di sorta.
«Ho, però, già chiesto alla Giunta regionale — fa sapere Casagrande — che nella prossima finanziaria si prevedano 120 mila euro di copertura dei danni provocati dai cervi agli agricoltori del Cansiglio negli ultimi 2 anni e, una somma adeguata anche per risarcire gli effetti delle incursioni degli animali selvatici».
Per quanto riguarda i cervi, tra l’altro, la campagna di abbattimento selezionato è stata rimandata al prossimo anno: 40 all’interno del Cansiglio, 400 all’esterno.
«Mi risulta però che alla Regione siano arrivate richieste, da altre parti d’Italia — ricorda il sindacalista dell’ Anpa — per una quarantina di donazioni di cervi, naturalmente».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video