Nel nuovo integrativo della Sest di Limana più garanzie e benefici
LIMANA . Super accordo integrativo alla Sest di Limana. È stato siglato in questi giorni e approvato dal 93%dei lavoratori.
«Rispetto al vecchio integrativo», dicono Benedetto Calderone della Fiom Cgil e Matteo Caregnato della Fim Cisl, «è sicuramente migliorativo. Per prima cosa abbiamo ottenuto l’obbligo di stabilizzare i lavoratori somministrati dopo i 18 mesi lavorati nei 36 mesi precedenti. Su questo punto siamo gli unici ad aver garantito questa possibilità a Belluno».
«Consideriamo che in tre anni la fabbrica ha visto aumentare di 60 unità il suo personale», sottolineano i sindacalisti. «Ora, dopo questo percorso, saranno in automatico assunti a tempo indeterminato. Previsto anche un mansionario interno che va al di là del contratto nazionale, per cui tutti i lavoratori dopo percorsi formativi saranno passati al quarto livello. Si consideri che al momento dell’assunzione un lavoratore è inquadrato al secondo livello e dopo 36 mesi passa al terzo e da lì non si muove. Ora con questo percorso i lavoratori arriveranno fino al quarto».
Ancora: le festività che cadono di domenica saranno pagate per otto ore intere a dispetto del contratto nazionale che le paga 6,5 ore. «Inoltre», spiegano Calderone e Caregnato, «abbiamo aggiunto ai cinque scatti di anzianità altri tre: uno dopo il 18º mese, uno dopo il 24º e il terzo dopo il 30º. Anche il premio di risultato è migliorativo rispetto all’attuale: si basa su parametri di efficienza e qualità per cui se l’anno scorso abbiamo ottenuto 550 euro di premio quest’anno, mantenendo i risultati, potremo ricevere 750 euro».
Prevista anche un’indennità di cambio turno di 10 euro se il cambio è comunicato entro otto giorni, di 20 euro se il preavviso è inferiore. Previsto anche un premio di presenza di 1560 euro annui divisi in 12 rate mensili da 130 euro.
Sono poi 64 le ore di flessibilità previste rispetto alle 80 del contratto nazionale per cui la paga aumenta del 20% dalla prima alla 32ª ora e passa ad un incremento del 35% dalla 33ª ora (mentre il contratto nazionale) prevede un aumento del 25%).
Previste anche condizioni migliori per le trasferte e le reperibilità e un’ora in più di assemblea oltre alle 10 previste da contratto per parlare di sicurezza.
Maggiorazioni previste anche per fasce orarie: per chi lavora dalle 18 alle 22 ci sarà un aumento del 24% (a livello nazionale è del 20%) mentre nel notturno sarà del 55% (a livello nazionale è del 25%).
Per il servizio mensa altre novità: un pasto intero costerà al lavoratore 2,10 euro mentre quello ridotto 1,65 euro, tutto il resto lo mette l’azienda. Nei periodi di manutenzione e di l’inventario, quando solo pochi lavorano, sarà assicurato un buono ticket di 5 euro da spendere dove si vuole.
Previsto un super minimo di categoria di 55 euro per il terzo livello e di 58 euro per il quarto e questa sarà una voce fissa. come fisso sarà il premio di produzione pari a 22 euro mensili per 13 mensilità per tutti.
Per quanto riguarda la parte normativa i sindacati precisano che durante l’estate l’orario di chi lavora a giornata passerà dalle 7 alle 16 (invece che dalle 8 alla 17). Inoltre in due reparti in via sperimentale sarà accorciata la pausa pranzo da un’ora a mezz’ora per uscirre così alle 15, 30 anziché alle 16 per evitare le ore più calde.
«Noi crediamo di aver firmato un ottimo accordo», dicono Calderone e Caregnato, «visto anche il gradimento dei lavoratori, anzi uno dei migliori su tuto il territorio bellunese e questo grazie alle buone relazioni sindacali in fabbrica e a tutti i lavoratori che ci danno il loro sostegno».
Paola Dall’Anese
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