Nelle fototrappole video di sesso al Piave

Erano state installate per scoprire gli autori di una discarica abusiva, ma per mesi hanno filmato incontri omosessuali

BELLUNO. Sesso segreto sulle rive del Piave. Lo ha scoperto la polizia municipale di Belluno, per caso, mentre andava a caccia dei cittadini che abbandonano i rifiuti a Lambioi, lungo la sponda sinistra del fiume, di fronte a Lambioi beach. Da tempo in quella zona c’era una sorta di discarica abusiva, che veniva alimentata con immondizie di ogni tipo.

Ispirati dai naturalisti, che osservano a distanza gli animali selvatici nel loro ambiente naturale, i vigili hanno deciso di installare delle fototrappole ed è così che sono stati scoperti i “naturisti” che hanno trasformato il boschetto sotto il ponte bailey in un talamo per soli uomini. Le fototrappole, capaci di fare foto e video anche di notte con immagini ad alta definizione, sono state installate qualche mese fa e quando si è deciso di andare a guardare cosa avevano ripreso, è apparso qualcosa che nessuno si aspettava.

Sul posto arriva una macchina: l’uomo a bordo inizia ad armeggiare ancora seduto all’interno dell’abitacolo, ma forse lo spazio è troppo angusto e così l’uomo decide di scendere per essere più comodo ed è lì, di fianco alla propria auto, che inizia lo spogliarello. Nel frattempo arriva una seconda macchina. Dentro c’è un altro uomo che fa più o meno lo stesso: si ferma, scambia due parole con l’amico e poi inizia a spogliarsi anche lui. In alcune serate arrivano almeno cinque o sei uomini.

È estate, fa caldo e rapidamente tutti restano nudi al chiaro di luna e con il rumore dell’acqua del fiume come sottofondo. Poi iniziano gli approcci sessuali: dentro le auto ma anche all’esterno, con un repertorio molto variegato e disinvolto. Nelle riprese delle fototrappole si vede tutto chiaramente: mesi e mesi di sesso tra uomini, non solo in coppia ma anche di gruppo.

Dal Comune di Belluno e dalla polizia municipale non c’è verso di sapere di più anche perché, dopo l’imbarazzo e lo sconcerto iniziale, è stato necessario indagare e capire se quegli uomini stavano commettendo dei reati: se c’erano minori, se qualcuno stava agendo contro la propria volontà o se si configuravano gli atti osceni in luogo pubblico. Vicino a quell’area, tra l’altro, c’è un campo sportivo, molto frequentato anche da bambini e giovanissimi.

Sembra che nulla sia emerso in questo senso, gli uomini sono tutti adulti e consenzienti e convinti di non essere visti da nessuno. Le necessarie verifiche, infatti, avrebbero rivelato che i protagonisti degli involontari filmini hard sarebbero tutti dei cosiddetti “insospettabili”.

Cioè, per intendersi, non il giro già noto da anni per le frequentazioni sotto un altro ponte, quello degli Alpini, nella zona più estrema del parcheggio del Palasport.

Fortunatamente, oltre ad aver scoperto che i ponti cittadini ispirano gli amanti, la polizia municipale è riuscita anche nel suo obiettivo iniziale: l’autore della discarica abusiva è stato scoperto e multato proprio grazie alle fototrappole, che non mostrano solo cosa succede ma anche targhe di auto perfettamente leggibili.

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