Nelle tesine Luxottica e la montagna

Gli studenti di Calvi e Renier hanno concluso gli scritti e per gli orali hanno preparato analisi su temi attuali e locali
Di Alessia Forzin

BELLUNO. La storia di Luxottica e le difficoltà della montagna bellunese finiscono nelle tesine degli studenti del Calvi e del Renier, che ieri hanno concluso, come i loro colleghi delle altre scuole superiori della provincia, gli scritti. Si avvia a conclusione la maturità 2016. I ragazzi cominciano a pensare agli orali, che inizieranno già questa settimana.

Usciti dall’aula al termine della terza prova ci si confronta e si pensa all’ultimo sforzo. Diego Burtet, Adriano Pozzali e Christian Scaranto (5ª Turismo del Calvi) sono soddisfatti per l’esito della prova. Hanno risposto a domande di diritto, spagnolo, inglese e geografia e ora pensano agli orali. Diego ha preparato una tesina sulla Capoeira, l’arte marziale-danza brasiliana che è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dall’Unesco. Ha scelto il Brasile, analizzato sotto il profilo turistico, anche Adriano Pozzali, mentre Christian Scaranto, portiere dell’Union Ripa La Fenadora, non avrebbe potuto scegliere tema diverso dal business nel calcio. Affronterà la sua passione anche sotto il profilo del diritto calcistico.

Nella 5ª Programmatori, invece, Federico Balzan ha preparato una tesina su Luxottica. Racconterà la storia dell’azienda, il contesto storico e sociale in cui è nata e si è sviluppata, i problemi legati a delocalizzazione e internazionalizzazione, arrivando fino al tema del welfare, rinomato in Luxottica. Affonda le radici nelle tradizioni della sua famiglia la tesina di Stefan Bujasinovic, che parlerà della guerra nell’ex Yugoslavia.

Ha scelto un tema attuale anche Isabella Ravagni, della quinta scienze umane, indirizzo economico e sociale, del Renier. La sua indagine sociale sulla provincia bellunese metterà in luce le vulnerabilità della montagna, i temi dell’autogoverno e delle guerre che si sono combattute sulle Dolomiti.

Strage di Capaci, processo di Palermo, la struttura del pool antimafia: sono questi gli argomenti della tesina di Leonardo Massaro, che nei dieci minuti a disposizione cercherà di tracciare anche un quadro dei rapporti fra lo Stato e la mafia. Sono originali gli argomenti scelti dagli studenti della 5ª scienze umane del Renier: Monica Lucchet ha puntato sulle canzoni del Fascismo, Denise De Bona sulla manipolazione della massa attraverso il corpo e la voce (la studentessa ha messo in rapporto la gestualità di Hitler, Mussolini e Stalin individuando i tratti in comune fra i tre), Alba Saliu sulla tortura, partendo dai sacrifici umani e arrivando ai campi di concentramento e al recentissimo caso Regeni. La sua tesina contiene anche una sorta di appello allo Stato affinché introduca il reato di tortura.

Argomenti attuali, a volte anche delicati, con i quali gli studenti si sono messi alla prova dimostrando anche una certa maturità di pensiero.

Nel futuro di tutti loro c’è l’università, solo Christian Scaranto cercherà un lavoro perché il calcio gli assorbe molte ore al giorno. Ma prima di pensare al futuro ci sono gli orali, con le tesine da illustrare alle commissioni.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi