Nell’ex scuola di Campolongo nasce l’asilo nido del Comelico
SANTO STEFANO
Un asilo nido che serva l’intero Comelico sarà ospitato nell’ex scuola elementare di Campolongo di Cadore. Il progetto, già pronto a livello esecutivo, è stato finanziato qualche giorno fa dal ministero dell’Istruzione tramite un fondo nazionale del 2017. Per l’opera sono stati stanziati 630 mila euro che andranno al Comune di Santo Stefano in quanto capofila del progetto (la somma è già stata versata); a questi a cui si aggiungeranno altri 270 mila euro a carico dei Comuni, tramite la strategia delle Aree interne.
«L’asilo nido», precisa il sindaco di Santo Stefano, Alessandra Buzzo, «servirà tutto il comprensorio comelicense dove ad oggi non ci sono strutture di questo tipo». «Il progetto del valore complessivo di 900 mila euro, lo avevamo fermo nel cassetto ancora dal 2011», continua la prima cittadina, «tanto che molti residenti, in questi anni, si sono rivolti spesso ai nostri uffici per sapere quando sarebbe diventato realtà. Il problema era reperire le risorse per realizzare questa struttura. Più volte abbiamo presentato il piano in diversi bandi, ma senza successo. Alla fine ce l’abbiamo fatta. Abbiamo aderito lo scorso anno a un bando del Miur che lo ha scelto, tra tanti». Dal Ministero, come detto, arriveranno 630 mila euro, una somma importante, mentre il resto sarà versato dalle amministrazioni comunali tramite la strategia delle Aree interne. Strategia che serve per garantire in queste zone della montagna, oltre alla mobilità e alla sanità, anche l’istruzione.
L’asilo nido sarà ospitato all’interno dell’ex scuola elementare della frazione diCampolongo, nel centro della piazza. «Con l’occasione, quindi, sistemeremo la vecchia scuola e daremo un nuovo servizio al comprensorio. Dobbiamo capire che, se vogliamo contrastare lo spopolamento, dobbiamo essere in grado di garantire servizi alle giovani coppie perché restino quassù», dice Buzzo, che si dice felice per la nascita, in questi primi sei mesi dell’anno, di 13 bambini nel suo Comune. «È la prima volta che assistiamo a questo exploit. Speriamo di essere in presenza di un’inversione di tendenza».
Il nido potrà ospitare un minimo di 14 bambini con rette calmierate, «proprio per aiutare le famiglie. Attendiamo entro l’estate la conclusione dell’iter per le Aree interne, poi in autunno andremo alla firma del piano di accordo quadro tra Unione montana, Regione Veneto e Miur. Poi si potrà procedere con l’appalto».
L’asilo nido potrà contare anche sui pasti preparati dalla mensa della vicina scuola materna della frazione. Da non dimenticare che la vecchia scuola elementare dispone anche di uno spazio che potrà essere adibito a giardino. —
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