Nell’Usl 1 partirà l’emodinamica h24 nell’Usl 2 più letti

Rimane il punto nascita di Pieve di Cadore, l’ospedale San Martino diventa centro hub per l’intera provincia
Di Paola Dall’anese
Belluno, 21 dicembre 2009. Un guasto alla centrale elettrica dell'ospedale San Martino provoca il blocco dell'impianto di riscaldamento. vengono trasferiti in altri ospedali i pazienti di alcune ali dell'edificio. i trasferimenti avvengono per mezzo di ambulanze ed elicotteriL'elicottero del Suem mentre trasporta i pazienti in altri ospedali
Belluno, 21 dicembre 2009. Un guasto alla centrale elettrica dell'ospedale San Martino provoca il blocco dell'impianto di riscaldamento. vengono trasferiti in altri ospedali i pazienti di alcune ali dell'edificio. i trasferimenti avvengono per mezzo di ambulanze ed elicotteriL'elicottero del Suem mentre trasporta i pazienti in altri ospedali

BELLUNO. Tre primari e 31 posti letto in meno per l’Usl n. 1 (che passa da 600 a 542 ma 27 vengono aggiunti all’ospedale di comunità di Auronzo) dove però sarà attivato il servizio di emodinamica h24, quattro apicalità e 56 letti in più per l’azienda feltrina. Il San Martino confermato centro hub provinciale con una rete ospedaliera capillare nelle principali vallate rappresentate da Agordo e Pieve di Cadore che saranno messe in rete tramite la telerefertazione con il centro hub. Per Feltre invece confermata l’unità operativa di gastroenterologia con l’attivazione della chirurgia oncologica gastrointestinale a valenza regionale.

Sono questi alcuni dei punti contenuti nelle schede ospedaliere che riguardano la sanità bellunese, rese note ieri dalla giunta veneta. Schede che si attendevano da oltre un anno e sulle quali si erano fatte molte congetture, alcune abbastanza catastrofiche e su cui si erano alzate molte polemiche. Alla fine però la provincia di Belluno ne esce abbastanza stabile per quanto riguarda i numeri, e con una riorganizzazione che mira a potenziare le specialità e le peculiarità di ogni territorio.

Usl n. 1. Trentaquattro i primari che avrà in complesso l’azienda sanitaria bellunese, tre in meno rispetto agli attuali.

Nell’ospedale di Pieve di Cadore si perderanno i primari di cardiologia e ostetricia che saranno gestiti in via dipartimentale a Belluno come sta avvenendo già adesso. Sarà mantenuto invece il punto nascita. L’attività di chirurgia generale sarà in regime di week surgery.

Ad Agordo si perderà l’apicalità di radiologia mentre quella di chirurgia sarà gestita in via unitaria con Pieve di Cadore. L’attività di ortopedia e traumatologia sarà gestita in regime di week surgery diurno e ambulatoriale. Per quanto riguarda la direzione medica, oggi gestita a scavalco tra Belluno e Pieve di Cadore, si avrà un direttore medico al San Martino, mentre uno dovrà gestire Agordo e Pieve insieme.

Sull’ospedale di Belluno verrà attivato il servizio di emodinamica h 24 che farà da centro hub di riferimento anche per l’azienda feltrina. Per quanto riguarda la neurologia sarà un’unità ictus di primo livello, mentre quella di secondo livello sarà garantita dall’ospedale di Treviso, insieme alla neurochirurgia, come è attualmente. Per quanto riguarda il servizio di anatomia patologica l’unità operativa del San Martino svolgerà funzioni di coordinamento anche per l’Usl n. 2. L’indice di posti letto per 1000 abitanti nell’Usl 1 e 2 è pari a 4 (il più alto del Veneto),

Usl n. 2. Per l’azienda feltrina quattro primariati in più di cui quello di oncologia e urologia. I posti letto passeranno da 340 a 359 con i 19 posti per acuti a cui si aggiungono 7 posti per l’ospedale di comunità (+26, a cui si aggiungono i 30 derivanti dall’accordo Veneto-Provincia Autonoma di Trento per l’assistenza ai residenti del Primiero)). Inoltre con la nuova piastra chirurgica, Feltre diventerà centro di riferimento regionale per la chirurgia oncologica gastrointestinale.

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