Nessun accordo Gamba e Lega Nord sempre più lontani

Elezioni comunali. Il candidato sindaco rifiuta il simbolo e il riconoscimento del Carroccio e va con tre civiche
Di Irene Aliprandi
Belluno, 16 maggio 2007. Sopralluogo al cantiere del ponte di Bailey sul piave. L'assessore Paolo Gamba e l'assessore Renato Chisso
Belluno, 16 maggio 2007. Sopralluogo al cantiere del ponte di Bailey sul piave. L'assessore Paolo Gamba e l'assessore Renato Chisso

BELLUNO. «Vinco anche da solo». Parola di Paolo Gamba, che anche l’altra sera ha detto no all’accordo con la Lega Nord. Le trattative tra il movimento di Salvini e il candidato sindaco di area centro destra sono iniziate da mesi, ma più passa il tempo più si abbassano le possibilità di una corsa di coalizione per tentare di strappare la città al centro sinistra. In particolare, l’ultimo incontro potrebbe segnare una chiusura delle disponibilità della delegazione del Carroccio, che un suo candidato sindaco ce l’ha, è già stato presentato ufficialmente alla presenza del governatore veneto Luca Zaia e, secondo un orientamento generale, dovrebbe presentarsi alle elezioni amministrative con il proprio simbolo e possibilmente con un proprio candidato di partito.

Franco Gidoni, attualmente consigliere regionale della Lega Nord e già sindaco e vicesindaco di Belluno, ha l’esperienza e il gradimento per affrontare la sfida, ma era naturale che il centro destra tentasse la strada unitaria per aumentare le chance di vittoria. Un accordo con Gamba candidato sindaco, quindi, è stato cercato a lungo, soprattutto da una parte della Lega Nord, che ha spinto di più in questa direzione, ma ora rischia di rimetterci la faccia con i suoi.

Gamba, infatti, è rimasto fermo sulla sua posizione, lasciando aperto il dialogo ma, di fatto, negando al Carroccio quel ruolo che il partito avrebbe voluto. Sono state minime, infatti, almeno in questa fase, le richieste avanzate dalla Lega: presentare alle elezioni amministrative una lista con il proprio simbolo, e il riconoscimento ufficiale da parte di Gamba del peso politico ed elettorale del partito all’interno del centro destra, dove la Lega Nord è indubbiamente il movimento maggioritario.

Gamba, anche durante l’ultimo incontro, ha rifiutato seccamente entrambe le richieste, convinto di avere più svantaggi che benefici dall’alleanza con la Lega Nord e dalla presenza del simbolo sulla scheda elettorale. Il candidato sindaco preferirebbe, al contrario, che i candidati consiglieri della Lega Nord si presentassero all’interno di una lista civica, come stanno facendo i nomi legati a Forza Italia.

Al momento Gamba sta seguendo questa linea, cioè quella di candidarsi solo con l’appoggio di liste civiche, che ad oggi sono tre: una civica “personale” che farà riferimento direttamente al candidato Gamba, il Patto per Belluno e una terza civica con un “cuore” di candidati legati a Forza Italia e che dovrebbe chiamarsi “Obiettivo Belluno”.

È presto per dire se davvero il centro destra si presenterà diviso, visto che la data delle elezioni amministrative non è ancora stata fissata e quindi nemmeno la data di chiusura delle candidature, ma al momento le possibilità che Gamba e la Lega Nord trovino un accordo sembrano ridotte al lumicino e fonti interne al Carroccio segnalano un malumore sempre più diffuso sull’opportunità di continuare a sprecare energie nella trattativa.

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