«Nessuna preferenza, vediamo i progetti»
BELLUNO. «Io non credo nelle preferenze, ma ai progetti che pongono questioni in merito a bisogni particolari». L’assessore veneto al lavoro, Elena Donazzan, ha commentato così ieri pomeriggio al termine dell’incontro svoltosi a Palazzo Piloni tra la presidente Daniela Larese Filon, l’assessore Silvia Tormen i vari dirigenti degli uffici provinciali competenti, i rappresentanti dei due Gal e le associazioni del privato sociale che hanno presentato a Donazzan un’ipotesi di accordo interistituzionale in cui il territorio montano chiede, partendo dai bisogno reali di una realtà particolarmente disagiata, di poter accedere alle risorse del Fondo sociale europeo tramite una via preferenziale proprio in virtù di questi problemi territoriali.
La Provincia, infatti, da due anni insieme a tutti i soggetti presenti ieri al tavolo a palazzo, sta lavorando a una serie di progettualità che mirano all’integrazione lavorativa e non solo di soggetti particolarmente svantaggiati. Si va da gli ex consumatori di sostanze stupefacenti ai disabili fino al disoccupato di lungo corso. «Tutto il territorio si è unito in questo sforzo», ha detto l’assessore Tormen, «proprio per riuscire ad avere un sostegno su queste progettualità importanti. La nostra richiesta alla Regione è di poter tenere in considerazione questi disagi assegnandoci delle risorse ad hoc».
Su questo fronte il referente regionale Donazzan non ha potuto, ovviamente promettere un “occhio di riguardo” per il Bellunese, se non appunto solo in base ai progetti che saranno presentati. «È necessario, inoltre», ha concluso l’assessore veneto, «capire quali sono le aziende disponibili ad accogliere queste persone e capire se si impegnano ad assumere e poi quali sono le realtà specifiche che necessitano di sostegno».
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