«Nessuna sanzione a chi non lavora nei giorni festivi»

I sindacati si mettono a disposizione dei dipendenti «L’anno scorso uno rischiò il provvedimento disciplinare»
Di Alessia Forzin
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO ALIPER-IMPRENDITORIA VENETA A CONFRONTO
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO ALIPER-IMPRENDITORIA VENETA A CONFRONTO

BELLUNO. Stop alle pressioni aziendali nei confronti dei lavoratori. Se c’è una festività, il dipendente ha tutto il diritto di godersela con la sua famiglia e di non andare a lavorare. Lo ricordano con una nota congiunta Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che arriva a una manciata di giorni dalla Pasqua. Se domenica tutti i negozi e i supermercati saranno chiusi, infatti, non sarà così lunedì, giorno di Pasquetta. Non sono pochi i supermercati che terranno aperto. Chi solo la mattina chi l’intera giornata, con orario continuato.

Ma i sindacati non ci stanno. E si mettono a disposizione dei lavoratori che dovessero subire pressioni da parte del datore di lavoro. «Di solito è pressione psicologica», spiega Stefano Calvi, segretario della Fisascat Cisl. «Ma in passato alcune aziende hanno anche tentato di fare provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti che si rifiutavano di recarsi al lavoro in un giorno festivo. Non possono farlo».

C’è una sentenza della Cassazione del 2015 in base alla quale un provvedimento disciplinare, comminato ad una dipendente di un negozio di abbigliamento che aveva esercitato il diritto di trascorrere una festività in famiglia, è stato ritirato. E nella sentenza il giudice ha dichiarato che nè l’azienda nè tantomeno le sigle sindacali possono derogare (o sottoscrivere accordi) in cui si obbliga al lavoro nelle festività.

«Noi non ci pensiamo affatto», evidenziano i tre sindacati, «ma sembra che il modus operandi dei direttori di supermercato sia quello di stabilire ordini di servizio che prevedono la presenza lavorativa obbligatoria, pena pesanti provvedimenti disciplinari».

È successo anche a Belluno, spiega Calvi: «L’anno scorso un lavoratore si rifiutò di presentarsi al lavoro in un supermercato il 25 aprile», spiega il segretario della Fisascat. «L’azienda tentò di comminare una sanzione disciplinare ma con il nostro intervento se l’è messa via». Il problema è che, continua Calvi, «molti lavoratori hanno contratti a tempo determinato, e si fa fatica a non accettare di lavorare la domenica e nei giorni festivi quando viene richiesto. Però la Cassazione ha stabilito che il lavoro festivo non è obbligatorio. È sempre necessario il consenso del lavoratore, che ha il diritto di astenersi dal lavoro durante le festività».

La mappa delle aperture. Domenica si celebra Pasqua e i supermercati in provincia saranno tutti chiusi. A Pasquetta, invece, la situazione è differenziata. Il Mega e l’Emisfero di Belluno terranno aperto tutto il giorno, con orario continuato (Mega dalle 9 alle 19.30, Emisfero dalle 9 alle 20). Il Famila sarà chiuso a Belluno ma aperto a Feltre, la mattina e il pomeriggio.

A Feltre rimarrà chiusa la Coop ma sarà aperto il Kanguro (solo la mattina, dalle 9 alle 13). Il Kanguro terrà aperti quasi tutti i punti vendita che ha sul territorio: a Belluno il supermercato sarà aperto dalle 9 alle 13, le attività di Sedico, Cencenighe e Cortina serviranno i clienti dalle 8.30 alle 12.30. Rimarranno chiusi i supermercati di Fonzaso e Mel.

Per quanto riguarda il Lidl, infine, resteranno chiusi al pubblico a Pasquetta i punti vendita di Belluno, Ponte nelle Alpi e Calalzo. Quello di Feltre sarà aperto dalle 8.30 alle 13, quello di Sedico dalle 8.30 alle 20, con orario continuato.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi